Chi ieri sera non si è un po' commosso, sfilando in corteo sotto il Liceo Galileo occupato, sotto gli scroscianti applausi degli occupanti, ha veramente un cuore duro.
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Ventimila sfilano nella notte. La protesta in 14 scuole
di Laura Montanari
Un fiume in piena. Almeno ventimila persone, secondo gli organizzatori, hanno sfilato ieri sera a Firenze per la scuola. Una fiaccola per padri e figli, una protesta che accomuna due generazioni, da piazza Santissima Annunziata fino a Piazza della Signoria contro il decreto Gelmini e i tagli alla scuola pubblica. Striscioni e cartelli coloratissimi, davanti il più grande "La scuola non è una spesa ma un investimento" e dietro tutti gli altri "Le luci della protesta contro l´ombra dell´ignoranza" e poi quello firmato dai ragazzi della Vittorio Veneto "I nostri insegnanti sono unici" o "Il futuro dei bambini non fa rima con Gelmini". Il più fantasioso è di un´elementare "Sotto il grembiule, niente". La manifestazione indetta dai sindacati confederali della provincia, da Gilda e dal comitato genitori-insegnanti richiama un sacco di studenti da fuori Firenze, molti arrivano in pullman da Sesto, Campi, Empoli. Sfilano accanto bambini, insegnanti e tanti studenti delle scuole occupate: davanti al Galileo il corteo è accolto dal cartello "Galileo pre-occupato". Ci sono delegazioni di precari e tanti cori indirizzati a Napolitano per invitarlo a non firmare la legge.Salgono intanto a quattordici le scuole occupate o autogestite dagli studenti, ma il numero è in crescita. In alcune si fa lezione, in molte no. Allo scientifico Castelnuovo la protesta era cominciata sabato, con l´occupazione della succursale, ieri si è estesa alla sede di via Lamarmora, con qualche tensione. Duecento studenti si sono presentati all´ingresso tentando di organizzare un´assemblea mentre all´interno, trincerati come in una fortezza, alcuni dei loro compagni facevano lezione. Finite le lezioni, i ragazzi sono riusciti a entrare. Nello stesso momento, l´occupazione veniva decisa anche al Galileo, nel corso di un´assemblea molto affollata: «Non avevamo mai visto così tanta partecipazione», commenta Elena. In autogestione (cioè senza pernottamento nella scuola) l´istituto professionale per la moda Tornabuoni-Cellini.
Problemi superati anche al classico Michelangelo, dove l´occupazione è ripartita ieri ufficialmente: «Hanno votato a favore l´80 per cento degli studenti: almeno settecento» racconta Marco. Partenza difficile dell´occupazione e con polemiche anche al liceo classico Dante: sabato e domenica una quarantina di studenti hanno dormito nella palestra, ieri invece in duecento hanno votato per l´occupazione mentre altri facevano lezione. Nelle mani degli studenti anche il liceo scientifico Gobetti (a Bagno a Ripoli), il Gramsci, l´Istituto tecnico industriale Meucci, l´Istituto d´arte di Porta Romana, l´Istituto Calamandrei di Sesto Fiorentino, il liceo artistico Alberti, lo scientifico Rodolico e Leonardo da Vinci, il Pascoli, l´Elsa Morante e il liceo Agnoletti di Sesto. E dalla Gandhi un gruppo di insegnanti scrive al presidente della Repubblica Napolitano per esprimere «sconcerto per come viene trattata la scuola pubblica» e per proporre ai politici «di vivere per un mese con lo stipendio di un professore».
(14 ottobre 2008)
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