Questo DECRETO significa 24 ore settimanali (4 al giorno dal lunedì al sabato, oppure 5 dal lun al giov e 4 il venerdì) per le materie fondamentali (22 con il maestro più 2 di religione).
Il resto (se ci sarà) sarà affidato o a cooperative o a maestri in esubero, che organizzeranno corsi a pagamento.
Risultato: i bambini avranno 1 maestro di riferimento e una miriade di altri insegnanti (e compagni, perchè naturalmente per i corsi pomeridiani le classi verranno accorpate).
Chi potrà, sceglierà i corsi migliori (più costosi) dentro o fuori la scuola, gli altri si arrangeranno. Oppure si andrà a casa a pranzo, come 30 anni fa, con buona pace delle mamme lavoratrici. L'opinione comune che "tanto una volta c'era il maestro unico e siamo cresciuti tutti" si scontra con la realtà di materie che una volta non si facevano (inglese, informatica, teatro, musica) e che non tutti sono in grado di insegnare e, soprattutto, con la presenza, ogni anno maggiore, di bambini con problemi e/o non parlanti l'italiano.
Scompariranno le compresenze, i laboratori e le uscite didattiche (per le quali è necessario un adulto ogni 15 bambini).
2. Decreto legge Aprea.
Trasformazione delle scuole (dalle elementari in poi) in fondazioni.
Questo è, forse, ancora più grave: scompariranno i consigli di istituto o di circolo, per far posto a consigli d'amministrazione, ovviamente presieduti da chi deciderà di mettere i soldi.
Questi consigli avranno il potere di assumere (e licenziare) gli insegnanti, stabilire se e in che misura genitori e studenti possano esservi rappresentati, decidere le linee di indirizzo della scuola per quanto riguarda i programmi, introdurre tasse di iscrizione e frequenza.
Ciò significa la TOTALE DISTRUZIONE DELLA SCUOLA PUBBLICA.
3. Decreti legge in preparazione (sono già stati annunciati, usciranno a breve):
RIDUZIONE delle ore nella SCUOLA MEDIA da 32 a 29 (erano già state ridotte da 37 a 32 dalla Moratti), peraltro con l'introduzione di una materia in più, l'educazione civica.
- RIDUZIONE degli anni di scuola superiore da 5 a 4.
Come vedete, questi provvedimenti toccano proprio tutti, non pensi di "salvarsi" chi ormai ha i figli alle elementari!
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