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La mer, la fin...

lunedì 1 dicembre 2008

Firenze Castello. Reazione dei Verdi di Firenze e provincia.


Intercettazioni su Parco di Castello.Verdi “Abbiamo fatto bene a tenere duro sul Parco.Oltre ad un riequilibrio ambientale, è un antidoto alle speculazioni e all’affarismo”


Dalle intercettazioni riportate stamani dagli organi di stampa, si evince chiaramente come il Parco, voluto e difeso tenacemente dai Verdi, fosse un problema, un incomodo da eliminare sulla via dell’affarismo più sfrenato, e dell’uso del territorio a fini di guadagno e di potere.” Afferma la Federazione Comunale e Provinciale dei Verdi

“Si dimostra una volta di più come difendere l’ambiente, la permanenza di spazi pubblici votati non al commercio e al guadagno ma al riequilibrio ambientale, alla socializzazione, al mantenimento di polmoni verdi che bilancino l’inquinamento cittadino, abbia non solo un valore di difesa della qualità della vita e della salute pubblica, ma anche di contrasto al malaffare“ – proseguono i Verdi –

“In generale, le aree destinate a verde e a parco sono le prime a finire nel mirino di affaristi e speculatori di ogni tipo”

“Quanto alle affermazioni del Sindaco Domenici riportate dalle intercettazioni, ci lasciano ovviamente allibiti, e dimostrano per l’ennesima volta insensibilità, addirittura arretratezza culturale, sui temi della difesa dell’ambiente e del territorio”

“Già i Verdi, in passato, erano entrati in dura polemica col Sindaco, quando egli aveva affermato che il Parco sarebbe stato ricettacolo di delinquenza, e sarebbe divenuto incontrollabile”

“Gli ridiciamo adesso quello che gli dicemmo anche allora: sono le periferie dormitorio, senza servizi, senza piazze, piene di centri commerciali e svuotate dal piccolo commercio, fatte nascere in fretta e furia per compiacere i grandi imprenditori, a creare delinquenza e abbandono sociale, e a risultare incontrollabili.” Concludono i Verdi Fiorentini.
Tommaso Grassi, Duccio Braccaloni

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