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La mer, la fin...

martedì 2 dicembre 2008

Prato. Reati in diminuzione

Allora... vediamo un po' questa specie di regno della criminalità che sarebbe Prato secondo la descrizione che quotidianamente viene fornita dai media e da tanti "opinion leader"...
Scopriamo che, complessivamente, i reati sono in calo...
Allora... Se i reati sono in calo, rispetto allo scorso anno, perché la "questione sicurezza" è sempre in primo piano? Forse per l'aumento dei borseggi (crimine non certo giustificabile, e che è purtroppo notevolmente aumentato)?
Forse è il caso di ripartire dai numeri, veri, e ricalibrare la comunicazione, non pensate?
MV

da La Nazione del 02/12/08
Reati in diminuzione Scippi e borseggi no
Undicesimi in Italia per numero di delitti

L
A CRISI non risparmia neanche la criminalità. Può sembrare una battuta ma non lo è. Non solo infatti diminuiscono i delitti commessi in città, ma la dice lunga anche la mappa della loro tipologia: calano infatti i furti di auto e in appartamento, reati «da specialisti», mentre continuano ad aumentare scippi e borseggi, reati predatori da immediato realizzo di contanti e di scarsa specializzazione.
In base ai dati fornita dal ministero dell’Interno al Sole24ore, i reati sono in calo a Prato come più o meno in tutto il resto dell’Italia. Non si può che gioirne ovviamente, pur tenendo presente che comunque la città si attesta addirittura all’undicesimo posto (su centotré province) nella cosiddetta mappa dei rischi, stilata tenendo presente il totale dei delitti commessi, il loro numero ogni diecimila abitanti e la variazione rispetto ai primi sei mesi del 2007: nel caso di Prato sono 6.616 i reati registrati in totale in città, pari a 269,23 ogni diecimila abitanti per un calo precentuale del 4,9 per cento.
I «patti per la sicurezza» firmati tra Viminale e Comuni cominciano dunque a dare i frutti tanto attesi. Come si ricorderà Prato è stata la prima città non metropolitana a stringere questa alleanza, in virtù di una situazione di particolare urgenza che, nonostante l’ultimo trend positivo, viene confermato proprio dai dati del primo semestre 2008. Infatti il -4,9 per cento di Prato sancisce un miglioramento inferiore a quello registrato dalle altre città della Toscana: Firenze ha infatti riportato un -16,5 per cento, risultato sfiorato anche da Arezzo (-16,3), Livorno (-15,4), Lucca (-12,3), ma riduzioni più significative possono vantare anche Grosseto (-6,3), Pistoia e Pisa (-5,3). Riduzione quasi nulla è toccata solo alla provincia di Massa Carrara (-0,1).

PATTO per la sicurezza , ma anche la fine dell’effetto indulto sarebbero alla base di queste variazioni. Certo è che restano alcune evidenti «spine nel fianco» della sicurezza pratese: furti con destrezza e furti con strappo, innanzitutto. Nel primo semestre 2007 infatti i borseggi denunciati a polizia, carabinieri e guardia di finanza erano stati 280, contro i 358 dell’analogo periodo di quest’anno; peggio ancora è andata con gli scippi, addirittura novanta nei primi sei mesi 2008 contro i 47 dello scorso anno. A conferma che la città è sotto il tiro di scippatori e borseggiatori, arriva anche la speciale statistica della microcriminalità da strada che colloca Prato al decimo posto assoluto, dietro solo a realtà metropolitane come Bologna, Milano, Genova, Torino, Trieste, Firenze, Roma, Venezia. Al nono posto di questa speciale classifica c’è Pisa dove tuttavia viene segnalato un miglioramento del - 4,44 per cento. A Prato, al contrario, la variazione percentuale rispetto allo scorso anno è del +36,17 per cento e sono addirittura 18,23 gli scippi e borseggi ogni diecimila abitanti.
Sostanzialmente stazionari i furti in abitazione (413 da gennaio a giugno 2008 contro i 435 dello stesso periodo 2007), le rapine (99 nel 2007 e 95 quest’anno) e le frodi informatiche e le truffe (219 nel 2007 contro le 242 del 2008). «Fiore all’occhiello» di questa statistica i furti di auto scesi incittà da 231 a 110 (quindi più che dimezzati).
Recessione della criminalità a parte, un dato incoraggiante arriva anche dall’incremento più che sostanziale dell’attività di contrasto e repressiva: le denunce in stato di libertà e gli arresti del primo semestre 2007 si attestarono infatti rispettivamente a quota 1380 e 340, mentre nello stesso periodo di quest’anno entrambe le voci sono salite a 1623 e 436.
laura gianni

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