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La mer, la fin...

domenica 2 marzo 2008

Il dissociatore molecolare di Peccioli pronto tra 5 mesi

Riportiamo, dal sito Greenreport, la notizia dell'avvio della costruzione di un dissociatore molecolare presso la discarica di Peccioli.
La dissociazione molecolare è indicata da molti come una delle possibili soluzioni alternative all'incenerimento (è possibile consultarne una breve scheda tecnica sul sito di Ecquologia), per quanto sia sottoposta anche ad una attenta verifica e ad una serie di critiche da parte dei comitati ambientalisti (vedi il dossier presente su NoInceneritori): a prescindere da questo, l'esperimento di Peccioli, il secondo in Italia - dopo quello di Benevento, ancora non attivo - sicuramente costituirà un punto di svolta anche nel dibattito in corso sulla gestione del ciclo dei rifiuti in Toscana.

Municipio Verde

da Greenreport.it

LIVORNO. «L’eventuale successo della sperimentazione della dissociazione molecolare potrà aprire una nuova opportunità nel campo del trattamento dei rifiuti. L’impegno di Federambiente, d’altra parte, serve anche a offrire un riferimento a tutte quelle amministrazioni e a quegli operatori che, preoccupati dell’incombere di crisi locali e, per questo, alla ricerca di soluzioni, potrebbero finire per rivolgersi a tecnologie la cui piena e totale affidabilità d’esercizio è ancora da acquisire».

Con queste parole il presidente di Federambiente Daniele Fortini, ha presentato a Roma la sperimentazione del primo dissociatore molecolare dell’Unione europea, che sarà installato all’interno degli impianti della Belvedere Spa, proprietaria della discarica di Peccioli.

Si tratterà quindi di una sperimentazione a tutti gli effetti, che sarà valutata passo passo in ogni sua fase, dalla progettazione alla costruzione alla gestione, e consentirà di ottenere dati certi sulle qualità e sulle eventuali criticità di questa tecnologia ai fini di una sua possibile diffusione a livello industriale.

«È positivo che si sperimentino nuove tecnologie – ha affermato il ministro dell’Ambiente Alfonso pecoraro Scanio – che possono ridurre i rischi per l’ambiente e per la salute. Questo tipo d’impianto potrebbe contribuire al raggiungimento degli obiettivi italiani di contenimento delle emissioni di gas serra previsti dal Protocollo di Kyoto. È poi apprezzabile che contemporaneamente s’intenda incrementare raccolta differenziata e porta a porta».

«L’impianto – ha annunciato il presidente di Belvedere SpA, Renzo Macelloni – sarà pronto fra 4-5 mesi. Questa sperimentazione è condotta con il metodo del consenso, con un costante confronto serio e trasparente con i cittadini fin dalla progettazione e dalla costruzione dell’impianto”.

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