TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!
La mer, la fin...
venerdì 3 ottobre 2008
Liberazione umana. Lo stato della terra.
Una giornata intensa a Peccioli con LEONARDO BOFF e altri relatori impegnati in un Think Tank dal titolo: Utilizzo delle risorse del pianeta e liberazione umana".
L’iniziativa è stata promossa dall’ A.S.Fe.R., Associazione per lo Studio del Fenomeno Religioso, diretta da Arnaldo Nesti, con il sostegno e la collaborazione di Belvedere Spa e del suo presidente Renzo Macelloni.
Un think tank che ha posto al suo centro una riflessione sul corretto utilizzo delle risorse. L’iniziativa si è svolta in un luogo emblematico quale l’Ecotenda Belvedere presso l’impianto di smaltimento rifiuti di Peccioli, che è stato ed è tuttora un esempio di come affrontare il problema dei rifiuti. Anzi di come trasformare un problema in una risorsa, in una fonte di ricchezza.
L’intervento principale del teologo, filosofo e scrittore brasiliano Leonardo Boff, ha avuto come notevole cornice interventi di giornalisti, scrittori, docenti universitari quali Erasmo De Angelis, Fabio Roggiolani, Mario Bernardi Guardi, Fabio Dei, Adriano Prosperi, Andrea Spini. Cose niente affatto scontate e rituali sono state dette da Arnaldo Nesti, Renzo Macelloni, il sindaco di Peccioli, Silvano Crecchi e il presidente sella Provincia di Pisa Andrea Pieroni.
Come ha efficacemente detto Leonardo Boff, la giornata di studio è servita per sentire il polso dello stato della Terra. L’analisi è stata spietata e più di un campanello di allarme è stato suonato. Fenomeni come il riscaldamento globale, l’allarmante stato dei cambiamenti climatici, la globalizzazione spietata e cieca che non tiene conto della povertà in cui versano più di due terzi della popolazione mondiale, i conflitti etnici e religiosi prefigurano uno scenario futuro catastrofico.
Secondo Leonardo Boff, confortato dal completo assenso di tutti gli altri intervenuti, solo una etica della cura che si fondi su una nuova sensibilità; solo una etica della compassione, fatta di rispetto e solidarietà; solo una etica della responsabilità e della cooperazione in opposizione alla attuale etica dominante della competizione potranno salvare il pianeta e i suoi abitanti, che siamo noi.
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