TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

martedì 14 ottobre 2008

Prato. Dagli al contadino (cinese)

La psicosi sul cinese sta veramente raggiungendo vette sublimi...
La segnalazione (sicuramente più che legittima) da parte dei residenti di Castelnuovo sulle condizioni di alcuni appezzamenti "agricoli" (i nostri vecchi orti) tenuti da alcuni cittadini cinesi offre incredibilmente lo spunto per una filippica sul rispetto, da parte dei contadini, dell'ambiente circostante - ovviamente, mettendo a paragone implicitamente i nostrani con quelli provenienti dall'ex Celeste Impero.
Vorremmo semplicemente far notare come, ben lungi dall'essere perfetti, molti sono gli orti tenuti da italiani in condizioni vergognose (dalle vere e proprie baraccopoli per tenere gli animali all'utilizzo degli stessi campi per stiparci di tutto e di più), senza contare come vien tenuto il resto dell'ambiente!
Quindi, per cortesia, un po' più di senso della misura sarebbe d'uopo...
MV

da il Tirreno del 14/10/08
Proteste contro i contadini cinesi

A Castelnuovo coltivano e creano discariche abusive

PRATO. Un tempo i contadini era quelli che più rispettavano l’ambiente che li circondava.
In Cina la cultura ambientalista sembra ancora lontana dall’essere patrimonio dei più ed evidentemente, anche per i cinesi che abitano a Prato, alcuni usi della madrepatria sono difficili da perdere. A Castelnuovo accanto alle coltivazioni di ortaggi nascono vere discariche abusive che, ogni tanto, vengono bruciate. Qualunque siano i materiali accatastati.
Comportamenti che mal digeriscono i residenti della zona che ieri hanno chiamato i giornali per denunciare la situazione.
Da una parte i prodotti dell’orto destinati ai ristoranti e alla comunità della Chinatown pratese, dall’altra anche 200 metri di rifiuti accatastati che, tra l’altro, costringono i residenti e coloro che frequentano la zona a sopportare odori nauseabondi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

In merito ai contadini cinesi.
Faccio presente che negli innumerevoli depositi di materiale edile su terreni agricoli (questo evidentemente dalle associazioni degli agricoltori non viene considerato un uso improprio del terreno agricolo) vengono quotidianamente bruciati senza alcun controllo e senza alcuna lamentela rifiuti di vario genere.
Evidentemente bruciare a cielo aperto rifiuti "italici" fa meno puzzo e inquina di meno che bruciare rifiuti cinesi e francamente nel bruciare rifiuti a cielo aperto non vedo nessuna differenza fra le due etnie in merito di cultura ambientale.
Fulvio Batacchi