Eppure, quando si arriva al dunque, quando si vuole indicare dei possibili successori, i nomi che si propongono sono tutt'altro che nuovi - così come il metodo per proporli!
Abati, Magnolfi, Benigni, Del Vecchio, Stancari... Sicuramente se ne aggiungeranno altri nelle prossime ore, nella ridda di voci che si susseguono e che infiammano cellulari e segreterie telefoniche, nei palazzi e nei corridoi della politica pratese.
Tutti nomi che sono parte integrante dell'establishment cittadino, di quei "vip" che in campagna elettorale frequentavano le cene di finanziamento, di quel potere economico-politico rappresentato dalle partecipate del Comune - Consiag e ASM in testa - e che spesso, anche nel recente passato, hanno costituito il vero asse portante dell'amministrazione, in qualche caso anche contrapponendovisi (vedi Consiag contro Ufficio di Piano).
E adesso cosa accadrà?
Ieri Anna Beltrame, sulla Nazione, si chiedeva se le primarie sarebbero state di partito o di coalizione.
Ci permettiamo di risponderle noi: quale coalizione?
Non è pensabile allo stato attuale che si formi una coalizione. A meno che non si chiami così un PD "arricchito" dalla folkloristica IDV locale e i reduci della diaspora del Pdci.
Non crediamo possibile che Martino e Mezzacappa portino i loro gruppi (Rifondazione per la sinistra e SD) in una tomba politica come questa.
Ma neppure i Verdi di Bargellini possono morire così poco dignitosamente, aggregandosi ad una futura giunta Stancari o Milone, magari scegliendo il meno peggio...
Quindi, in uno scenario di tristezza e desolazione come questo, sarà utile e necessario che si incominci a creare il futuro politico della città, lo si faccia a sinistra e lo si faccia subito.
MUNICIPIO VERDE
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