Che il provvedimento fosse dicutibile (e nemmeno particolarmente innovativo) lo avevamo già visto.. Che le minori entrate legate alla gratuità del parcheggio dovessero essere coperte con un aumento delle multe da parte di Essegiemme ci mancava, ma non ci stupisce (magari, fa un po' inc...are...).
Fa sorridere che le perplessità siano state tirate fuori dalla stessa maggioranza, che dimostra come le spaccature, nel PD, ci siano e siano importanti (anche se Mannocci non è nuovo a queste uscite... che voglia esere lui il futuro anti-Romagnoli alle primarie???).
Ci lascia invece delusi il voto favorevole da parte del consigliere dei Verdi nei confronti di una proposta che incentiva pesantemente l'uso del mezzo privato a scapito dei mezzi pubblici (col palliativo dei biglietti scontati). Forse, un'astensione sarebbe stata la cosa migliore... MV
da il Tirreno del 10/10/08
In consiglio bagarre per il “gratta e sosta”
PRATO. Seduto fiume in consiglio comunale per i parcheggi gratis per lo shopping. Delibera criticata da tutti, maggioranza compre sa, per voce del presidente del consiglio Daniele Mannocci che l’ha giudicata scorretta tecnicamente. Insomma è stata bagarre. Il problema c’è ed è stato sottolineato abbondamentente. I “gratta e sosta” che dovrebbero consentire a chi fa shopping, grazie all’accordo tra Comune e le associazioni di categoria dei commercianti, di sostare dentro i parcheggi “blu” senza pagarare, spiega la delibera che «non comporta variazioni agli equilibri di bilancio». E spiega anche il perchè: si ipotizza una mionore entrata di 15 mila euro da qui alla fine dll’anno (5mila euro al mese) che però, secondo la delibera, verrebbero recuperati «dall’ampliamento - recita - dei controlli da parte di Sgm sulle areee di sosta “bianche”» quelle cioè destinate ai residente e nelle quali, abusivamente, parcheggiano spesso auto non autorizzate. Insomma l’equilibrio di bilancio, secondo la delibera e gli indirizzi del consiglio, si dovrebbe trovare facendo più multe. Inziativa che non è piaciuta. Come si è stato evidente anche nella suddivisione del voto. Il “gratta e sosta” è passato con 21 voto a favore, quelli del Pd, meno uno, Idv, Verdi e Comunisti Italiani, con 11 voti contrari dell’opposizione e del presidente del consiglio Mannocci e un astenuto, il capogruppo Leonardo Becheri. Nell’ambito delle discussione, per la verità, è venuto fuori di tutto: che si dava mano libera al servizio di trasporto privato, consentendo l’uso gratis dei parcheggi, invece di quello pubblico, che il Comune non mantiene le linee del programma. La replica è stata dell’assessore Giardi. Clima da campagna elettorale.
da la Nazione del 10/10/08
NON C’E’ PACE per il centro storico. E nemmeno in consiglio comunale, con la maggioranza piena di tensioni e paure a pochi giorni dalla prima scadenza importante (il 15 ottobre il sindaco dovrà ufficializzare o meno la propria ricandidatura) e l’opposizione scatenata all’attacco. La delibera sulla nuova regolamentazione della sosta nel cuore della città (non paga chi fa shopping) è stata al centro di polemiche e discussioni sia nella riunione del gruppo Pd dell’altra sera che ieri in aula, dove è stata approvata a maggioranza con 21 voti tra tanto malumore, il voto contrario del presidente del consiglio Daniele Mannocci e con tre consiglieri Pd (Pieragnoli, Aiazzi e Dabizzi) che sono usciti dall’aula. In particolare ha suscitato molte perplessità questo passaggio: il Comune aiuterà commercianti e artigiani pagando una parte degli sconti che renderanno gratis la sosta dei clienti, ma conta di recuperare quei soldi con «l’estensione del controllo di Asm sulle aree delimitate dalle strisce bianche», ovvero con l’incremento delle multe. Nella delibera, proposta dagli assessori Giardi (mobilità), Giovagnoli (sviluppo economico) e Gregori (centro), si legge che a fronte di minori introiti dalla sosta a pagamento per 15mila euro nei prossimi tre mesi, l’equilibrio di bilancio è garantito perché si prevedono maggiori entrate per la stessa cifra «dall’ampliamento del controllo» sulle strisce bianche.
Il meccanismo, che si basa, è vero, anche su un principio di legalità perché gli spazi per residenti non dovrebbero essere occupati abusivamente, non è piaciuto quasi a nessuno, maggioranza compresa. Non è piaciuto perché se è vero che servono controlli per evitare la sosta selvaggia, è altrettanto vero che quei controlli andrebbero fatti sempre, senza legare le multe ad un accordo basato su riduzioni tariffarie dei parcheggi. Una mano dà, insomma, e l’altra toglie...
«Non contesto i controlli sulla sosta, ma è sbagliato cercare di recuperare con le multe quello che si investe per rilanciare il centro — ha detto nel suo duro intervento Daniele Mannocci — In più la delibera prevede una variazione di bilancio successiva all’approvazione, invece va fatto il contrario. Credo che sarebbe stato facile, e più opportuno, trovare quei 15mila euro in altre voci di bilancio». Anche nel gruppo consiliare Pd ci sono state voci critiche, a partire dalla riunione di mercoledì sera. In diversi si sono lamentati perché l’accordo con le categorie non è stato discusso nel partito, in più c’è chi lo ha ritenuto slegato da un piano complessivo per il rilancio del centro, senza considerare che favorisce l’utilizzo delle auto mentre la giunta finora ha sempre puntato sul trasporto pubblico. Un’incoerenza sottolineata con forza. Su questo punto il consigliere dei Verdi Tommaso Rindi ha presentato un emendamento che in futuro dovrebbe dare ai commercianti la possibilità di offrire ai clienti biglietti scontati per i bus: alla fine la proposta è stata approvata a maggioranza.
Molto critico anche il centrodestra, che ha votato contro la delibera («Da bocciare nella forma») pur essendo favorevole agli sconti per aiutare i commercianti. Il leader di An Maurizio Bettazzi ha ricordato che «il provvedimento non è passato in commissione» e l’ha giudicato «riduttivo» concludendo che «l’iter amministrativo è stato gestito malissimo». Poi Luchetti, coordinatore provinciale di Forza Italia: «La delibera è diventata un pretesto per uno scontro all’interno del Pd fra chi vuole un Romagnoli bis e chi è contrario. E’ evidente che le nostre critiche alla giunta sono condivise anche da buona parte della maggioranza».
L.B.
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