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La mer, la fin...

giovedì 27 novembre 2008

Firenze Castello. Le opposizioni.

Dal Corriere fiorentino.it
mv


Il caso Castello
Le reazioni tra i partiti d'opposizione
«Stop al voto del piano strutturale»
Il Pdl ha chiesto le dimissioni dell'intera giunta.
Mentre La Sinistra crede che sia necessario una nuova discussione sull’assetto della città e dell’area metropolitana

«Sindaco e Giunta devono dimettersi». Lo hanno detto, durante un incontro con i giornalisti, i capigruppo di Fi-Pdl e An-Pdl nel Consiglio comunale di Firenze, Bianca Maria Giocoli e Riccardo Sarra, dopo il sequestro preventivo dell’area di Castello disposto ieri sera dalla procura di Firenze e le dimissioni dall’assessore all’urbanistica Gianni Biagi. «Il sindaco Domenici non poteva non sapere, come capo della Giunta - hanno detto Giocoli e Sarra - e quindi non può certo cavarsela con le dimissioni dell’assessore all’urbanistica». Secondo gli esponenti del Pdl «non si può continuare a governare come se niente fosse, a votare il piano strutturale e le altre delibere». Giocoli e Sarra hanno ribadito di essere «garantisti», ma l’Amministrazione comunale non può continuare a governare la città e «quindi - ha concluso Giocoli - deve arrivare un commissario che porti la città alle prossime elezioni, già fissate per la prossima primavera».
LA SINISTRA: «NUOVO CONFRONTO». «A questo punto la discussione sull’assetto della città e dell’area metropolitana, che noi crediamo debba essere equilibrato e sostenibile, dovrà essere affrontato in un nuovo confronto programmatico in vista della nuova scadenza amministrativa che, garantendo pari dignità a tutte le forze politiche, sia caratterizzato da forti segni di rinnovamento». Lo afferma, in una nota diffusa da Palazzo Vecchio, il gruppo consiliare La Sinistra riguardo all’inchiesta della magistratura sull’area di Castello. «Facciamo pertanto appello a tutto il centrosinistra di Firenze - continua la nota - perchè, in questo difficile frangente, ritrovi le ragioni di fondo del suo impegno a favore degli interessi popolari e pubblici, anche con atti di responsabilità e trasparenza che la città capirebbe. Qualunque tendenza all’arroccamento rischierebbe di favorire una destra che non merita di governare Firenze».
27 novembre 2008

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