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28/11/2008 - La lunga diatriba legale sul maneggio nell'area dell'Ippodromo di Prato tra il Comune e la societa' Ihrc Italia non e' ancora giunta all'epilogo. Stamani Renato Chiappini, legale rappresentante dell' azienda, annuncia l'ennesimo ricorso al Tar contro l'intera procedura seguita dal Comune nella vicenda. A dargli man forte il consigliere comunale de La Destra Maurizio Castagna che ha presentato la prima e unica interrogazione esistente in merito. Si tratta di una lunga e intricata vicenda iniziata 5 anni fa quando il Comune ha dato in concessione un'area di 2300 mq per la realizzazione di un centro ippico. La Ihrc ha realizzato nuove costruzioni mentre il contratto, secondo il Comune prevedeva solo ristrutturazioni. Da qui ricorsi e controricorsi al Tar fino a giungere all'ordinanza di demolizione dei 250 box giudicati abusivi insieme alle tribune, alle tettoie e alle segreterie. Un' operazione giudicata 'arrogante' perche' secondo i vertici dell'azienda le ruspe sarebbero entrate in azione nonostante fosse nota l'imminente sospensione della demolizione concessa dal Consiglio di Stato poche ore piu' tardi. C'e' poi la sentenza del tribunale della Liberta' che nel 2006, in sede penale, ha dato ragione all'Ihrc. Il danno economico tra investimenti finiti in polvere e mancati guadagni si aggira intorno ai 2 milioni di euro.
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