TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

sabato 29 novembre 2008

Firenze. Cioni e Renzi, una poltrona per due.

C'è la cupola del Brunelleschi e la cupola di Cioni. Poi c'è il cupolino di Renzi. Ma ci pensate che il Veltroni li fa gareggiare per la poltrona di Sindaco, invece di prenderli a calci?
mv
Castello, ecco le intercettazioni. Cioni: "Sonia sei un serpentello"
Cioni alla Innocenti "Le persone come te, che ricevono favori e se ne scordano mi fanno arrabbiare"

di Franca Selvatici

«Con te s´è fatto un patto d´onore... e te ti sei comportata da serpentello». L´ira funesta di Graziano Cioni si abbatte il 16 settembre su Sonia Innocenti, la «fedifraga». Ora di quella sfuriata si apprendono dettagli che illustrano, secondo gli inquirenti, il «sistema Cioni».
a storia del «tradimento» di Sonia Innocenti «fornisce elementi di valutazione circa l´importanza che l´assessore Cioni attribuisce all´istituto del "favore": chi lo accetta si deve sentire indissolubilmente legato al suo benefattore, assumendo l´obbligo di ricambiarlo». Così scrivono i carabinieri del Ros nel rapporto che i magistrati titolari dell´indagine sulla urbanizzazione di Castello hanno depositato, con un altro migliaio di pagine, al tribunale del riesame, a seguito dei ricorsi presentati dagli avvocati Pier Matteo Lucibello e Annalisa Parenti, difensori dell´assessore Cioni, e da altri legali, fra cui Giuseppe Taddeucci Sassolini, che assiste l´architetto Marco Casamonti. Le carte depositate riguardano sia l´accusa di corruzione che quella di violenza privata, contestata a Cioni per la micidiale sfuriata contro Sonia Innocenti, la fornaia rimasta senza lavoro e con due bambini a carico che si era rivolta a lui, lo scorso anno, in cerca di un lavoro. Cioni l´aveva fatta assumere dall´imprenditore Marco Bassilichi e riteneva in tal modo - annotano i Carabinieri - di averla vincolata a «un obbligo di fedeltà elettorale». Invece al momento di schierarsi per le primarie, Sonia ha scelto Lapo Pistelli.
Il 16 settembre Cioni viene a saperlo, la chiama e le fa una sfuriata spaventosa. «A me mi hai fatto uno sgarbo forte! Ascoltami, io mi posso ritirare, poso andare alle elezioni, posso vincere, posso perdere, ma la gente che è stata con me... e poi se ne scorda... mi fa incazzare... mi fa incazzare... mi fa incazzare, capito?... tu avevi mille motivi per dire "io do una mano a Cioni", e tu li sai tutti questi motivi, vero? Allora è bene che te ne ricordi... ma che mi prendi per il c...?».
«Graziano, io te lo avevo detto però che non condividevo il fatto che tu ti candidassi a sindaco», prova a ribattere Sonia, assicurando: «Sarò solo io a fare questa scelta... le mie truppe però non si muovono». «Una sega, ciao Sonia», chiude secco Cioni.

E´ così infuriato che si sfoga per il «tradimento» con un sacco di persone. E medita vendetta. Chiama Marco Bassilichi: «Mi pare che te l´ho presentata io... non la voglio più vedere... la ritengo una fedifraga... non mi fido più... per me la mia porta per lei è chiusa... questo mi pare pacifico... e tutte le porte che le posso chiudere gliele chiudo... perché è un tradimento».

Bassilichi la difende: «Si sarebbe sparata in testa per te». «Quando ti ho presentato lei - ricorda Cioni - avevo da mettere a lavorare mia moglie... ma perché scelgo lei? perché è della squadra, della famiglia!... ma se la famiglia poi mi va in c...» «Qualsiasi cosa, io sono qui a disposizione», assicura Bassilichi.

Poco più tardi Cioni chiama Matteo Renzi, presidente della Provincia, suo avversario alle primarie. «All´Isolotto ci s´ha una fedifraga. La Sonia Innocenti: sta con Pistelli». «Quanti voti sposta?», s´informa Renzi. Pochi, secondo Cioni: «Ma questo voltaspalle lo deve pagare». «Quando tu vedi Marco Bassilichi tu gli dici anche te qualcosa... l´ha messa ai rapporti con la pubblica amministrazione... la mia porta la trova chiusa oggi, domani e domani l´altro». Il giorno successivo 17 settembre, Renzi richiama Cioni: «Ascolta due cose al volo: alla Sonia quel messaggio che mi avevi detto ieri gliel´ho fatto dare in modo molto brutale». «A chi l´hai dato?», chiede Cioni. Renzi: «Al suo capo... e a voce tramite Filippo Vannoni, che me l´ha portata a pranzo una settimana fa». Renzi e Cioni sono avversari ma fino a un certo punto. Lo spiega Cioni: «O vinco io o vince Renzi e va bene... o vince la Lastri e è un disastro... o vince Pistelli ed è un´epoca secondo me di quelle micidiali... quindi bisogna che si corra tutti e due, Renzi e io: se vince lui gli fo da vicesindaco, se vinco io fa il vicesindaco lui».
(29 novembre 2008)

1 commento:

alduccio ha detto...

Stasera Annozero mette a confronto Renzi e Bassolino, vecchio e nuovo nel PD .. se questo può dirsi come nuovo.
Aldo