TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

martedì 25 novembre 2008

Immigrazione. "Illuminanti" riflessioni di "Prato Libera&Sicura"

La lettera, pubblicata dal Tirreno, a firma del Comitato Macrolotto Zero e "Prato libera&sicura" raggiunge veramente delle vette inaudite di ipocrisia.
Di sicuro, dopo una uscita del genere (abbiamo evidenziato in rosso un passaggio significativo), il "prode" assessore Milone dovrebbe gentilmente dirci se ha fatto parte della stessa amministrazione che accusa, in questi cinque anni, o se era da qualche altra parte... e magari pure dimettersi...
Sono altre, però, le cose che stupiscono: intanto, si scopre che la statitica, a volte, è fuorviante "perché vengono messi in evidenza solamente i dati che interessa mettere in evidenza", salvo poi giocare a loro volta con i numeri (Marini docet). Ma questa lezione ci tornerà utile quando sarà proprio il Comitato a sparare cifre a caso...
Il "top" viene raggiunto con le domande sull'imprenditoria cinese (domande evidentemente retoriche per gli autori della lettera): quanta evasione, quanta illegalità, quanto lavoro irregolare... Beh, e diciamolo una volta per tutte, sono le stesse domande che andrebbero rivolte a tanti, veramente tanti, imprenditori nostrani, "fulgidi esempi" di classe dirigente.
Scommettiamo che nessuno farà questa domanda? Scommettiamo che nessuno andrà a chiedere quanto lavoro nero esiste ancora in tante aziende italiane? Scommettiamo che nessuno si porrà il problema della sicurezza nei luoghi di lavoro in queste stesse aziende, o del rispetto delle norme igieniche?
Sempre l'assessore Milone, nella sua "inflessibilità", potrebbe contribuire a dare una risposta a queste domande: lo farà? O è troppo impegnato a dare direttive su via Pistoiese? Ci piacerebbe sapere anche questo!
In una cosa, di sicuro, concordiamo: solo chi rispetta le leggi può dirsi vero imprenditore e contribuire alla crescita della società. Aspettiamo che tanti pratesi inizino a farlo...
MV

da il Tirreno del 25/11/08
Non venite a dirci che hanno salvato il distretto...

Interveniamo sulla diatriba ingenerata dal rapporto su “migranti e mercato del lavoro nell’area pratese” promosso da Provincia e Comune. La statistica, a volte, è fuorviante perchè vengono messi in evidenza solamente i dati che interessa mettere in evidenza.
Per esempio, un dato importante che ci sembra non inserito in questa indagine: quante delle aziende nate e già esistenti sono in regola con le leggi italiane?
Secondo noi il primo errore, che porta poi all’errore delle conclusioni finali, è il metodo: fidarsi delle dichiarazioni dei cinesi circa il loro approvvigionamento di tessuti per realizzare le loro confezioni, questa è la madre di tutte le conclusioni straerrate a cui è giunta l’indagine.
Come dice giustamente il presidente dell’Unione industriale, chi usa quei 116,9 milioni di euro di tessuto che vengono dalla Cina?
Quanti milioni di metri di tessuto arrivano a Prato in un anno in modo illegale? Secondo l’articolo del “Sole 24 ore” del 17 agosto 2008 sono 1.800.000 metri importati da Cina e Indonesia (nel 2005) da una sola azienda cinese dato fornito dall’ufficio delle entrate.
Quanti milioni di capi clandestini arrivano a Prato dalla Cina in un anno? Quanti milioni di euro di evasione fiscale in un anno fanno i cinesi con le loro attività? Quanti sono i siti produttivi in regola con le leggi italiane? Quanti lavoratori clandestini sfruttati e sottopagati dalla fulgida e salvifica imprenditoria cinese sono impiegati a Prato?
Infine ci chiediamo perchè la Regione, la Provincia, il Comune si affannano con tutti i sistemi e in tutti i modi a volerci far credere che: i cinesi ci hanno salvato; sono necessari all’economia della città; hanno chiuso la filiera tessile. E altre meraviglie a noi sconosciute. Ma quali reconditi scopi ha tutto questo?
La nostra opinione è che avendo svenduto la città, avendo portato il degrado sociale ed economico ai massimi livelli, avendo distrutto il nostro mondo, ora vogliate farci credere che siamo stati salvati da tutta questa illegalità. Ci dispiace, ma non siamo così ingenui da cascarci.
La vostra scarsa lungimiranza programmatica è così evidente e avvilente che diventate perfino patetici in questi effimeri tentativi di salvarvi la faccia. Noi cittadini sappiamo su cosa è basata l’imprenditoria e l’economia cinese da voi tanto esaltata e osannata, ma continuate a fare gli struzzi; noi cittadini non lo facciamo più da un pezzo.
Ultima considerazione: quando si comincerà a parlare, con questi imprenditori, di doveri da assolvere? Perchè tutti accampano solo diritti? Solo chi rispetta le leggi può dirsi vero imprenditore e utile alla crescita della società: è di questo dato statistico che abbiamo bisogno per capire chi contribuisce veramente alla crescita del distretto. Tutti gli altri contribuiscono al suo impoverimento.
Comitato di via Pistoiese Macrolotto Zero Assoc. Prato Libera & Sicura

Nessun commento: