TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

mercoledì 26 novembre 2008

Prato verso le amministrative. Logli ha un'idea...

..ma anche noi ne abbiamo una sul suo congedo: che faccia meno danni possibile in chiusura di legislatura!
MV

da il Tirreno del 26/11/08
Il congedo di Logli è affidato a un’idea

Progetto dell’ex Misericordia: negozi, uffici, verde e parcheggi in centro

Costerà dai 20 ai 30 milioni di euro «Ora si apra il confronto con categorie e privati»

PRATO. Piglio deciso e voglia di lasciare una bella eredità. Il presidente della Provincia Massimo Logli presenta un progetto o, meglio, un’idea che altri dovranno scegliere se accogliere o rifiutare. In ballo, la “riconsegna” ai pratesi di un bel pezzo - l’ormai ex Misericordia - di centro storico. Malgrado «le note vicende politiche», Logli promette che andrà avanti fino all’ultimo giorno.
Continuerà a lavorare, dunque, anche sui contorni che dovrà assumere un bel pezzetto di città fra via del Seminario e via Convenevole. Contorni molto diversi da quelli attuali. Secondo le «suggestioni» messe su carta dagli uffici, una palazzina moderna, dallo stile decisamente europeo, troverà posto dove oggi, più o meno, c’è il garage delle ambulanze. Il “buco” dal quale i mezzi della Misericordia escono su via del Seminario, invece, scomparirà, così come l’intero palazzo degli uffici amministrativi della confraternita e la gran parte dei manufatti annessi. Opere che non hanno alcun pregio, come dicono Logli, l’assessore Maria Luisa Favi e il direttore dell’area tecnica Aldo Ianniello. Tutto giù, allora, per far posto a una piazza-giardino e alla palazzina dal deciso stile contemporaneo, a forma di L, che guarderà più verso l’alto che non all’occupazione di superficie. In pratica, i pratesi «potranno lasciare la macchina in via del Seminario, dove pensiamo anche di costruire un paio di parcheggi coperti, camminare e, percorrendo la piazza, portarsi in prossimità del Duomo» e della stazione del Serraglio. Parola di presidente che spiega, in assenza d’un progetto, che quel che conta è l’idea di restituire spazio ai cittadini e di trovarne, oltre che per gli uffici provinciali, per negozi e altre attività. Poco gli importa se la costruzione sarà quella immaginata e disegnata dagli uffici tecnici dell’ente, anche se ci tiene a sottolineare un punto: che come nel resto d’Europa, anche qui opere moderne possono vivere in centro. Anzi, addirittura rivitalizzarlo.
Di sicuro, s’aprirà la discussione. Da parte loro, gli amministratori provinciali uscenti, presidente Logli in testa, hanno già avviato il confronto con le categorie economiche, si sono già visti con i vertici del Comune e parleranno con circoscrizione e cittadini. La strada tracciata, per arrivare a un progetto definitivo, comprende il project financing, ovvero la partecipazione di privati ma non per una semplice speculazione immobiliare. «Non m’interessa - taglia corto Logli - Mi preme anzi che partecipino anche coloro che nei nuovi spazi potranno prendere posto». Non solo chi costruisce, insomma, è chiamato a condividere l’idea. Ci sarà poi da varare un piano di recupero (concessione che spetta al Comune) e chiedere alla stessa amministrazione comunale di rivedere il Prg laddove prevede che gli edifici della Misericordia vengano restaurati anziché abbattuti. E comunque, largo anche al concorso d’idee, per arrivare al progetto più bello possibile.
Del vecchio, sarà salvaguardata soltanto la parte storica, vale a dire la palazzina Gori con tanto di giardino, che si affaccia su via Convenevole e che diverrà in larga parte una “casa delle associazioni”.
E le cifre? Difficile fornirle, visto che si parla d’idee e suggestioni, in attesa d’un progetto. In linea di massima, l’operazione potrebbe costare fra «i 20 e i 30 milioni d’euro». Forbice ampia, ma quel che interessa alla Provincia a guida Logli «non è la speculazione edilizia per ripianare qualche “buco”» quanto, di buchi, non crearne. Lo spazio costruito, in termini di metri quadrati, si ridurrà: 2.000 per il verde e la piazza, 4.000 per gli uffici e le altre funzioni.
Fabio Barni

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