TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

martedì 2 dicembre 2008

Prato verso le amministrative. L'IDV si apre al PD

Beh, non potevamo apettarci nient'altro, dal congresso provinciale dell'Italia dei Valori (dei valori??? mah...).
Ed abbiamo un paio di motivi in più per scansare ogni possibile coalizione "di centrosinistra" con questo partito e il PD: intanto, la totale sudditanza di questa formazione politica al Partitone locale (sosterrano qualsiasi candidato presentato dal PD... alla faccia dell'importanza dei programmi...), e dulcis in fundo, il "si" all'inceneritore.
Anche volendo sorvolare sulle incredibili pessime figure raccolte in questi anni di gesione dell'assessorato al personale, abbiamo qualcosa a che spartire con questo partito, a parte il referendum sul Lodo Alfano?
MV

da la Nazione del 02/12/08
Idv: Ferrara segretario «Siamo col Pd» Ma c’è chi mugugna

L’EX ASSESSORE al personale Loredana Ferrara è il nuovo segretario provinciale dell’Italia dei valori. Dopo le vicende che portarono alla sua uscita dalla giunta, per Ferrara si tratta di un ritorno e anche questa volta le polemiche non sono mancate. Prima di tutto la minoranza, compreso l’assessore Andrea Breschi, sta pensando di ricorrere contro l’esito del congresso perché all’ultimo momento, sottolineano i sostenitori della mozione di Giorgio Cappellini, «è stata impedito agli stranieri residenti di votare», mentre nel Pd, indicato subito da Ferrara come alleato alle prossime amministrative («Sosterremo il loro candidato»), c’è chi non vede di buon occhio il suo ritorno sulla scena politica.
Il congresso del Palace si è chiuso con l’elezione di Ferrara all’unanimità, ma prima la mozione Cappellini era stata ritirata sia per il nodo stranieri, costato circa 80 voti, sia «per il mancato rispetto del partito — dicono dalla minoranza — dell’impegno di non ricandidare Ferrara alla guida dell’Idv». Per il segretario regionale Giuliano Fedeli, però, «Ferrara ha vinto democraticamente» e dunque la strada della minoranza sembra in salita. Lei intanto lavora già ai punti del programma da discutere col Pd: più partecipazione, rilancio del Macrolotto zero con università e turismo, sicurezza e anche il sì all’inceneritore, purché accompagnato da una raccolta differenziata spinta. E le primarie? «Non avremo candidati nostri — dice — La candidatura Carlesi mi piace e se il Pd troverà una convergenza su di lui saremo contenti, anche se appoggeremo chi sceglieranno i democratici».
Il vice di Ferrara sarà Maurizio Zaccariello, il tesoriere Giovanni Betti, mentre nel direttivo ci sono: Aurelio Donzella, Gianluca Giancaterino, Marcella Gori, Elio Imbrogno, Levino Mancini, Pietro Parisi, Claudia Roccanova, Raffaello Vaiani, Antonino Vinciprova, Maria Beatriz Vichy. Partecipano di diritto Andrea Breschi, Giorgio Cappellini, Riccardo Barni e Fabio Giancaterino e Anna Fedi.

da il tirreno del 02/12/08
Ferrara alla guida dell’Italia dei valori
Ha ottenuto 191 voti, l’altra mozione ritirata tra polemiche
PRATO. Un anno di purgatorio e poi Loredana Ferrara, ex assessore al Personale del Comune, rientra a pieno titolo nella scena politica pratese. Dimessasi in seguito ad una complessa vicenda giudiziaria in cui era vittima di truffa e di usura, ora Loredana Ferrara è stata eletta nuova coordinatrice provinciale dell’Italia dei valori. Al congresso che si è svolto al Palace ha ricevuto 191 voti, l’altra mozione, quella in favore di Giorgio Cappellini, è stata ritirata con uno strascico polemico.
«E’ stata per me una grande soddisfazione - commenta Loredana Ferrara - c’è stata una grandissima partecipazione. Mi è dispiaciuto che l’altra mozione, presentata ed esposta, sia poi stata ritirata, anche perché non era in antitesi con la nostra». E’ l’assessore Andrea Breschi a spiegare il ritiro della mozione. «Le ragioni sono essenzialmente due: la prima è che un anno fa, quando all’interno del direttivo allargato venne deciso il commissariamento del partito, fu assunto l’impegno che né la signora Ferrara né il marito Profili si sarebbero potuti candidare alla guida del partito. Oggi ci siamo invece ritrovati con la sua candidatura. L’altra questione, che ci ha creato imbarazzo politico, riguarda l’esclusione dei nostri tesserati stranieri. Sono cittadini residenti o domiciliati a Prato che hanno regolarmente versato la quota per ottenere la tessera. Due giorni prima del congresso abbiamo però saputo che il direttivo regionale aveva espresso parere contrario: solo i cittadini italiani hanno il diritto di voto. E così un’ottantina di nostri iscritti non hanno potuto votare. Alla fine abbiamo ritirato la mozione, facendo sottoscrivere una lettera di protesta a 138 iscritti. E non escludiamo di presentare ricorso contro questa esclusione ingiustificata».
Loredana Ferrara cerca di smorzare la polemica: «Il mio obiettivo è quello di ricompattare il partito, non mi interessa cercare lo scontro. Posso solo dire che il nostro statuto non entra nel merito del diritto di voto agli stranieri e che la legge applicata è quindi quella italiana. Avremmo potuto rifarci alla legislazione europea più estensiva, ma solo per i cittadini della comunità europea. Ma questo non gli sarebbe servito molto visto che per la maggior parte erano cittadini albanesi». E sull’obiezione relativa alla non ricandidatura? «Si riferisca all’allora imminente congresso del gennaio 2008 - replica Ferrara - è trascorso un anno e nessuno ha più detto nulla. Al congresso c’era Ivan Rota, garante nazionale del partito, che non ha avuto alcunché da eccepire».
G.C.

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