Le nuove regole per i cittadini non comunitari rendono sempre più difficili i ricongiungimenti.
TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!
La mer, la fin...
domenica 9 novembre 2008
Immigrazione. Ricongiungimenti: sempre peggio.
Male. Ciò significa più uomini e donne soli, (più solitudine), più incertezza, meno integrazione. MV
Il 5 novembre è entrato in vigore il decreto legislativo che alza la soglia dei requisiti e introduce nuove regole per evitare abusi o carichi eccessivi sul welfare. Il ricongiungimento familiare sarà possibile con i figli minori e con il coniuge, ma solo se questo ha almeno 18 anni (una misura contro le spose bambine). Potranno arrivare in Italia i figli maggiorenni solo se a carico e totalmente invalidi, mentre prima bastava che, per motivi di salute, non potessero provvedere a se stessi.
Si potranno chiamare i genitori solo se non hanno altri figli in patria o, quando hanno più di 65 anni, se gli altri figli non possono mantenerli per documentati e gravi motivi di salute. Per gli over 65 sarà obbligatoria un’assicurazione sanitaria o l’iscrizione, a pagamento, al Servizio sanitario nazionale.Sale anche il reddito minimo (7.714,00 euro annui) per presentare la domanda, pari all’importo annuo dell’assegno sociale aumentato di metà per ogni familiare chiamato. Per far entrare in Italia due o più figli con meno di 14 anni, oppure per le richieste di due o più familiari presentate da chi gode di protezione sussidiaria, invece, il tetto sarà comunque fisso al doppio dell’assegno sociale (10.285,34 euro annui). Nei calcoli, si terrà comunque conto anche del reddito annuo complessivo dei familiari che convivono con chi ha presentato la richiesta di ricongiungimento. Passano poi da 3 a 6 mesi i termini dopo i quali, se lo Sportello per l’Immigrazione non risponde alla domanda di ricongiungimento, il familiare può farsi rilasciare direttamente il visto di ingresso.
Infine, se il rapporto di parentela è dubbio o comunque mancano documenti certi e riconosciuti, i consolati potranno chiedere i risultati il test del Dna. Il costo dell’esame è a carico dei cittadini stranieri che si ricongiungono.
Le nuove regole dovranno essere tenute in considerazione dagli Sportelli Unici anche per le domande pendenti, per le quali risulti ancora aperta l'istruttoria. Per le pratiche per le quali non è stata acquisita la documentazione, all'atto della convocazione dovrà essere attestato dall'interessato il possesso dei nuovi requisiti. Ricordiamo che la presentazione delle domande, dallo scorso 10 aprile può avvenire solo via internet con procedura telematica presente sul sito del Ministero dell’Interno.
a cura della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento