Sabina Guzzanti fa la «prof» in piazza
«Continuate finchè non avrete ottenuto ciò che volete, state uniti e non stancatevi: hanno paura di voi». Questo l’invito rivolto da Sabina Guzzanti ai circa 2000 studenti che questa mattina, in piazza della Signoria a Firenze, hanno ascoltato la sua lezione in piazza
«Continuate finchè non avrete ottenuto ciò che volete, state uniti e non stancatevi: hanno paura di voi». Questo l’invito rivolto da Sabina Guzzanti ai circa 2000 studenti che questa mattina, in piazza della Signoria a Firenze, hanno ascoltato la sua lezione in piazza organizzata dagli Studenti di sinistra dell’ateneo fiorentino contro i provvedimenti del Governo in materia di università e ricerca. Questa forma di mobilitazione va avanti a Firenze da settimane e proprio piazza della Signoria aveva ospitato, il 22 ottobre scorso, una lezione molto affollata dell’astrofisica Margherita Hack
«DENUNCIATE LE INGIUSTIZIE». «Bisogna denunciare ingiustizie e porcherie - ha detto Guzzanti - quello che state facendo qui è enorme, il vostro potere è enorme, ma la visibilità non è un valore da rincorrere; se si fanno cose rilevanti la si conquista comunque e non vi preoccupate di come i media vi trattano». E sui tagli Guzzanti ha sottolineato che «la corruzione è il 5% del Pil e i tagli vanno fatti lì». Per l’attrice «non si può non essere arrabbiati in questa situazione e la fermezza quando si difendono la democrazia e i diritti non deve mai mancare». Quindi l’invito a «fare sentire la vostra forza» e a «spiegare il dialogo a questi adulti marci», senza dimenticare di «studiare tanto e diventare preparati, e non solo sui libri, ma anche andando a teatro, viaggiando, ascoltando musica, senza rimanere ore incollati al computer».
L'ATTACCO ALLA STAMPA. La Guzzanti ha raccontato agli studenti gli esordi in televisione e le censure alle quali è stata sottoposta e poi ha parlato di attualità e politica, sottolineando tra l’altro «l’assurdità della par condicio, estesa anche alla satira, col risultato che oggi par condicio significa che Mangano è un eroe e Saviano un rompiscatole», e il fatto che «i giornalisti trascrivono e non fanno domande, sono sotto controllo, non è possibile esprimere giudizi indipendenti e chi li esprime è un terrorista o un debosciato. Tutte le volte che una persona parla liberamente scoppia un casino». «L’assalto fascista alla Rai - ha detto - è l’ultimo stadio: o diciamo basta con forza o siamo cotti». Dopo aver esibito tra gli applausi una maglietta rossa con il ritratto di Barack Obama, ha aggiunto che «in Usa c’è Obama, noi invece aspettiamo sempre un leader che ci salvi, ma se qualcuno doveva arrivare sarebbe già arrivato». «Ricordiamoci - ha concluso - che la democrazia non è una delega e non si esaurisce col voto. Altrimenti si potrebbe pensare che c’è democrazia anche in Iraq e Afghanistan».
06 novembre 2008
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venerdì 7 novembre 2008
Scuola. Sabina Guzzanti agli studenti: non stancatevi.
da il corriere fiorentino.it
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