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La mer, la fin...

giovedì 26 febbraio 2009

Prato verso le amministrative. PDL in alto mare

Incredibile con quanta velocità il PDL bruci i suoi possibili candidati a sindaco. A questo giro, sembrerebbe toccato a Milone - "silurato" da alcuni suoi stessi sostenitori della prima ora (Lega) e dalle diatribe interne ai vari pezzetti del PDL.
Ovviamente, l'assessore ha già detto che correrà da solo, se necessario, promettendo pure "soprese" nella composizione della lista.
A tre mesi dalle elezioni, la situazione è ancora fluida...
MV

da il Tirreno del 26/02/09
Pdl, sfuma l’ipotesi Milone

L’ex assessore: «Io vado avanti», An punta su un azzurro

PRATO. Sfuma l’ipotesi di Aldo Milone e della sua lista “Prato libera e sicura”, come riferimenti del centrodestra nella corsa per la poltrona di piazza del Comune. L’ex assessore impallinato da fuoco amico: dalla Lega che si è sfilata improvvisamente dal complicato accordo che si stava profilando, nonostante fosse stata la prima a corteggiarlo. L’incontro ai massimi vertici che avrebbe dovuto avvenire ieri a Roma tra il coordinatore nazionale di Forza Italia Denis Verdini e il corrispettivo legista Roberto Calderoli per affrontare, tra le altre, la spinosa questione Prato e andare all’ultima verifica possibile sul nome dell’ex assessore, pare non ci sia stato. E anche se i due esponenti Pdl si sono visti, hanno parlato d’altro. Insomma situazione di stand-by. Un momento di “vuoto” politico che però preoccupa poco il leader della lista “Prato libera e sicura” che avrebbe accettato l’investitura ma che, in caso contrario, è assolutamente determinato a proseguire la sua campagna elettorale. «Per me - dice - non è cambiato nulla. Ho fatto il possibile: due appelli all’unità. Il resto, credo, siamo problemi che altri devono risolvere». Anche perché - fa notare il suo staff - «era lui l’oggetto del desiderio e non il contrario. Gli avevamo offerto un calcio di rigore ma se non vogliono nemmeno batterlo...» Avanti, dunque, ripartendo da un paio di settimane fa. Con la lista elettorale di Milone già a buon punto: almeno una trentina di nomi sui quaranta necessari, con tanti personaggi nuovi che avrebbero voglia di affacciarsi al mondo della politica e - garantiscono - anche con qualche sorpresa.
Meno sereno il clima in casa Pdl: Forza Italia spaccata tra chi avrebbe voluto dare il voto a Milone e chi invece proprio non se la sarebbe sentita (i livelli provinciale del partito innazitutto), Alleanza nazionale pratese tutta saldamente schierata sul fronte del “no”, la Lega che per il momento “corre da sola” ma domani chi lo sa. E con un altro problema all’orizzonte. Dipenderà dal candidato che prima o poi il Pdl “battezzerà”, ma se dovesse andare al ballottaggio con il candidato del centrosinistra, il sostegno di Milone potrebbe non essere scontato. «Ovviamente dipenderà se il candidato - spiega Milone - sarà credibile e fuori dalle logiche». Bisognerà vedere se i nomi che circolano da un po’: Giovanni Luchetti, Maurizio Bettazzi, Goffredo Borchi potranno essere giudicati da Milone nomi appetibili. Ma c’è da dubitarne.
Ed è Gianluca Banchelli, consigliere comunale An-Pdl, a precisare che «la candidatura di Milone - scrive in una nota - sarebbe stata una discreta opportunità solo se si fossero realizzate due condizioni». La prima «è che vi fosse Paolo Abati come candidato sindaco per non presentare ai cittadini due ex assessori». La seconda: «Se attorno a Milone si fosse formato un fronte comune ampio delle forze contrarie al centrosinistra». Nessuna si è realizzata «anche perché - prosegue Banchelli - Milone per primo ha posto il veto sulla lista Taiti e sulla Destra». Il consigliere conclude chiedendo di «considerare le indicazioni dei soliti gruppi che hanno individuato all’interno di Forza Italia la candidatura che potrebbe creare una grande coalizione».
Cri.Or.

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