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La mer, la fin...

venerdì 27 febbraio 2009

Ecomostri. Il "recupero" della Cementizia

Quasi ottomila metri cubi di nuove abitazioni (un palazzo da quattro piani) appena sotto la vecchia cementizia, che vedrà occupato anche parte del forno dal residenziale. In pratica, il tratto collinare sotto la vecchia struttura verrà interamente ricoperto di cemento (per quanto "all'avanguardia"). Si... non c'è che dire... gran bel "colpo d'occhio"...
Una speculazione edilizia come si deve, una questione di Valore (SpA)!
MV


da la Nazione del 27/02/09
Ecco la nuova cementizia Uffici, 60 case e forse un hotel
La Valore recupererà tutti gli edifici storici. Park da 100 posti
di LEONARDO BIAGIOTTI
POTEVA ESSERE un esempio di speculazione immobiliare autorizzata dal piano regolatore, con edifici di sette piani che avrebbero oscurato il vecchio forno, invece il progetto della Valore promette di ridare nuova vita ad una delle zone più scenografiche della città, quella della cementizia. Il nuovo piano di recupero firmato dall’architetto Giovanni Valentini (con Marco Valentini, Roberta Guerrieri e Pietro Romeo) adesso è all’esame del Comune ed è il frutto di una collaborazione pubblico-privato. Per capire quante cose sono cambiate dal 2005, quando venne approvato il primo piano che prevedeva la rinuncia agli edifici storici intorno al forno del 1926, bastano due numeri: all’inizio, col via libera del piano regolatore, non era prevista nessuna ristrutturazione residenziale con 18mila metri cubi di nuova edificazione; adesso invece si recuperanno 10.500 metri cubi di edifici esistenti e quelli nuovi, alti quattro piani su via Firenze, ne occuperanno 7.414. Il volume finale (18mila metri cubi, circa 60-70 case) è lo stesso, ma l’aspetto dell’insediamento, sul quale la Valore ha fatto un investimento da 26 milioni e che potrebbe essere pronto entro 2-3 anni, è molto diverso.

LA PARTE del vecchio forno dell’ex cementificio Marchino, quello che caratterizza tutto il paesaggio della Macine, sarà destinata a servizi e divisa in sei piani. Stessa destinazione anche per il forno rotativo, costruito nel 1933 e collocato accanto ai forni verticali, oltre che per i magazzini sottostanti. Ancora non è stato deciso con quali attività gli spazi verranno riempiti, ma in teoria potrebbero ospitare un albergo, un ristorante, un piccolo centro congressi e persino un museo sulla storia della cementizia, da ricavare in un vecchio silos, oltre naturalmente ad uffici. Per annullare il dislivello fra i forni, sistemati nella parte più alta, e gli edifici sottostanti è stato previsto un sistema di trasporto basato su ascensori inclinati con cabina panoramica.

QUANTO alla residenza, guardando la cementizia da via Firenze le abitazioni saranno realizzate negli edifici a destra vicino alla strada, dalla parte opposta, con la costruzione di nuovi blocchi all’entrata dell’intera area, e in alto, nel forno del 1933. In tutto dovrebbero essere 60-70 e quelle nei nuovi blocchi, in particolare, promettono di essere all’avanguardia dal punto di vista del risparmio energetico e delle soluzioni eco-compatibili. Come sottolinea Valentini, «questo progetto ha due finalità: mostrare un tentativo di recupero da imitare, che riconsegnerà alla città un struttura industriale storica e un’opportunità da sfruttare, e realizzare un edificio di ultima generazione per dimostrare che Prato può esprimere qualità e sensibilità». Il progetto della Valore, infine, prevede circa 100-120 posti auto pubblici, parcheggi interrati privati e 24mila metri quadrati di verde: «Questo è un esempio positivo di collaborazione fra pubblico e privato — commenta Ciuoffo — La nostra parte è quella di dare risposte certe in tempi certi».

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