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La mer, la fin...

martedì 24 febbraio 2009

Prato verso le amministrative. PDL, tutto da rifare?

Sarebbe veramente interessante capire, al di là delle dichiarazioni ufficiali, le vere motivazioni della chiusura della Lega a Milone, quando per primi ne avevano sostenuto l'ipotesi. Ci piacerebbe infatti chiedere a Morganti quando se ne è accorto che Milone era un ex assessore...
MV

da la Nazione del 24/02/09
Pdl: Milone quasi fuori Candidato interno

DI PRIMA MATTINA aveva rivolto un appello all’unità, soprattutto alla Lega («Dovrebbe ritornare sulle proprie decisioni»), perché «l’unica possibilità di dare una svolta a Prato è mettere da parte le ambizioni personali e fare scelte condivise», ma in serata le possibilità che Aldo Milone potesse essere il candidato sindaco del centrodestra si erano ridotte al lumicino. Come anticipato da «La Nazione», il no della Lega all’ex assessore sembra irremovibile, tanto che adesso il partito di Bossi sembrerebbe disposto ad appoggiare un candidato interno del Pdl, un’ipotesi respinta fino a poche settimane fa. E questa sembra la strada che il centrodestra potrebbe imboccare, riprendendo in mano una margherita con pochi petali: sul tavolo ci sarebbero ancora le candidature di sempre, ovvero Luchetti, Borchi, Bettazzi e forse qualche altro nome. Dopo il no a Milone ha dato la sua disponibilità a candidarsi anche il leader leghista Claudio Morganti.
L’ultima parola sulle candidature arriverà in settimana dopo una doppia riunione di Forza Italia (ieri sera e giovedì) e una di An, probabilmente con i rispettivi leader regionali. Intanto il coordinatore provinciale Giovanni Luchetti convocherà tutte le liste incontrate sabato mattina dal Pdl, quindi anche quella di Milone, più la Lega, per discutere del programma di governo.
A cambiare di nuovo le carte in tavola potrebbero essere i contatti fra i vertici regionali del Pdl e Calderoli, ma ieri anche questa possibilità sembrava piuttosto remota. Dal canto suo Milone, in attesa delle scelte finali del centrodestra, risponde alle critiche di Morganti: «Il mio lavoro come assessore allo sport ha portato molti benefici alla città, ma l’elettorato adesso ha bisogno di certezze e non di discorsi inutili».

da il Tirreno del 24/02/09
Milone, veto della Lega. Lui: «Non capisco»

PRATO. Il veto della Lega Nord sulla candidatura di Aldo Milone a sindaco nelle fila del Pdl è un «veto insuperabile», secondo il segretario provinciale Claudio Morganti. «All’inizio ci sono stati contatti e un certo feeling - spiega Morganti - ma poi abbiamo verificato l’operato di Milone e non ci è piaciuto il suo comportamento nella gestione dell’affare Apogeo e del Trofeo Città di Prato, così come la gestione dell’assessorato allo Sport. Insomma, tanto fumo e poco arrosto». Ma se intervenisse Calderoli? «Cercheremo di fargli capire la nostra posizione - risponde Morganti - Se poi arriva un ordine, vedremo. I pratesi comunque devono capire come la pensiamo».
«Mi meraviglio delle affermazioni di Claudio Morganti, dopo essere stato il primo ad avermi dichiarato l’appoggio», replica Aldo Milone.
«Non capisco in questo momento il collegamento con il Trofeo Città di Prato la cui chiusura fu votata all’unanimità dal consiglio comunale e non è stata mia responsabilità - attacca Milone - Adesso è necessario mostrare coesione e unità per dare una svolta e un cambiamento radicale a questa città. L’elettorato ha bisogno di certezze e non di discorsi inutili o rivendicazioni personali. Il mio lavoro come assessore allo sport ha portato molti benefici alla città come la Coppa del Mondo esposta al Castello dell’Imperatore oppure le finali della Coppa Italia di pallavolo femminile, apprezzate dal mondo sportivo, tanto per citare alcuni esempi».
Milone ribadisce così la necessità di correre uniti per la sfida delle amministrative. «La Lega dovrebbe tornare sulle proprie decisioni - conclude Milone - se deciderà di correre da sola si assumerà le responsabilità del risultato di fronte ai propri elettori. L’unica possibilità di dare una svolta a Prato è mettere da parte le ambizioni personali e fare scelte condivise».

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