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La mer, la fin...

lunedì 23 febbraio 2009

Prato verso le amministrative. Dietrofront?

Interessanti gli sviluppi della trattativa sulla candidatura a sindaco di Milone da parte del PDL, che vede mettersi di mezzo la Lega (forse per paura del "concorrente interno"?)...
MV

da la Nazione del 23/02/09
Pdl, Milone appeso a un filo
Ora contatti con Calderoli La Lega dice no: FI e An tentano l’ultima carta

DOVEVA essere il giorno dell’incoronazione di Aldo Milone (nella foto) candidato sindaco del centrodestra, invece da sabato sera le sue quotazioni sono in netto calo. Il problema si chiama Lega. Il segretario pratese e toscano Claudio Morganti, che non ha partecipato al vertice convocato sabato mattina a Firenze dai leader regionali di An e Forza Italia Riccardo Migliori e Massimo Parisi, nel tardo pomeriggio ha annunciato l’indisponibilità a sostenere l’ipotesi Milone.

IN SERATA è così arrivata una dichiarazione congiunta di Alberto Magnolfi, capogruppo di Forza Italia in Regione, e Riccardo Mazzoni, deputato Pdl: «La Lega è un alleato imprescindibile per ogni coalizione alternativa alla sinistra. Se la posizione di Morganti venisse confermata, riteniamo che anche il Pdl dovrebbe riconsiderare in modo approfondito la situazione». Magnolfi e Mazzoni erano fra i sostenitori dell’ipotesi Milone, confortati dal sondaggio commissionato in gennaio dai vertici regionali di Forza Italia, che attribuiva alla lista Prato libera&sicura dell’ex assessore un apprezzabile bacino di consensi. L’idea era quindi costruire la coalizione più vasta possibile, per sfruttare la più grande occasione mai avuta dal centrodestra per rivoluzionare la politica cittadina. Il no della Lega, dopo quello dell’Udc dell’altro ieri, pone seri ostacoli a questo progetto. «Ho il mandato di Calderoli — ha detto Morganti —: se un candidato non mi convince, ho mano libera». A sabato sera non parevamo ampi i margini di ripensamento, ma in politica l’ultima parola non si può mai dire. Infatti pare che Migliori e Parisi siano decisi a tentare un’ultima carta prima di cedere: un contatto diretto proprio con Calderoli per cercare di capire se davvero la Lega è irremovibile. Nel frattempo gli stessi leader regionali del Pdl incontreranno anche Morganti, dopo che due giorni fa il confronto è saltato.

IL VERTICE di sabato mattina a Firenze aveva raccolto la disponibilità a sostenere Milone da parte della Destra, del Movimento giovani pratesi, della «componente autonomista» del Partito socialista, della lista civica la Città per noi e una più tiepida apertura di Massimo Taiti. L’ipotesi Milone non è mai stata caldeggiata dai leader pratesi di Forza Italia e An, Giovanni Luchetti e Maurizio Bettazzi, e quest’ultimo sabato lo ha fatto capire molto bene, uscendo dalla stanza della riunione dieci minuti dopo l’ingresso dell’ex assessore (le consultazioni erano condotte da Parisi e Migliori, con Magnolfi, Mazzoni, Bettazzi e Luchetti, i consiglieri comunali di An Gianni Cenni e Filippo Bernocchi). «Avevo un appuntamento», ha spiegato nel pomeriggio il presidente provinciale di An. Così nella crepa aperta dalla Lega potrebbero infilarsi anche i malumori interni al Pdl pratese e renderla più grande, fino a far crollare l’ipotesi Milone. Serve una coalizione compatta, che non c’è. Non ci sono per ora nomi alternativi e tutto potrebbe succedere. L’occasione è storica, ma al voto mancano poco più di tre mesi e il centrodestra rischia di perderla nel modo peggiore.
Anna Beltrame

Morganti: "Noi da soli pronto a candidarmi"
«MILONE non è un candidato che ci convince — ha detto il segretario della Lega Morganti (nella foto) —. Inizialmente eravamo pronti ad appoggiarlo, ma a una più attenta analisi ci siamo resi conto che non può essere lui l’uomo della svolta. Come assessore allo sport non ha certo portato brillanti risultati, dal caso Apogeo al Trofeo città di Prato. Con lui alla sicurezza i controlli sui cinesi sono aumentati, ma prima erano inesistenti e quindi ci voleva poco a fare meglio. A questo punto correremo da soli, sono pronto a fare il candidato sindaco».

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