Basterebbe ritornare con la memoria a qualche decennio fa, quando la voce delle rimesse degli italiani all'estero era incredibile, per capire che è una dinamica assolutamente normale.
Approfondiremo, prossimamente, il tema...
MV
da il Tirreno del 10/11/08
Da Prato rimesse per 500 milioni Nel 2007 ogni straniero, in media, ha inviato “a casa” 1.500 euro Gli importi inviati in madrepatria dagli immigrati sono un quarto delle esportazioni totali e il 9 per cento del fatturato tessile
PRATO. Quasi 1.500 euro al mese. E’ questo l’importo, ben più dello stipendio di un operaio tessile, che ogni straniero residente nella provincia di Prato, in media, ha inviato in madrepatria nel 2007. In totale sono partiti 444 milioni di euro, un quarto delle esportazioni complessive della provincia, il 9 per cento del fatturato del tessile. E a fare la parte del leone ovviamente sono i “pratesi” originari della Cina. Al netto, ovviamente, del nero e delle transazioni non ufficiali.
Nel 2007 dall’Italia è uscita una cifra superiore ai 6 miliardi di euro, pari allo 0,39% della ricchezza complessivamente prodotta a livello nazionale, mentre nel 2006 l’ammontare ha superato i 4,5 miliardi di euro. Rispetto all’anno precedente la cifra è cresciuta del 33,5%. È quanto emerge da una ricerca del Centro studi sintesi di Venezia che ha analizzato non solo la consistenza ma anche la natura e la destinazione finale delle rimesse degli immigrati in Italia. Nel 2007 ogni straniero ha fatto defluire mediamente nel suo paese di origine una cifra media pari a 2.056 euro, con un incremento rispetto all’anno precedente di oltre il 21%.
Oltre un quarto del denaro che esce dall’Italia è localizzato nel Lazio (26%), seguito da Lombardia e Toscana che si collocano, rispettivamente, seconda e terza in questa classifica (20,6% e 14,4%).
Solo Roma raccoglie quasi un quarto delle intere rimesse nazionali (24,9%), seguita a ruota da Milano, distanziata con oltre 10 punti percentuali (13,7%). Seguono poi due province Toscane, con Prato (7,4%) che precede il capoluogo regionale, Firenze, (4,%).
In quanto a rimesse procapite ai primi posti della classifica si trovano le province di Prato e di Roma, i cui stranieri residenti nel 2007 hanno inviato nei propri paesi d’origine somme pari, rispettivamente, a 17.218,2 euro e 5.403,7 euro. Quasi la metà delle rimesse (46%) che escono dal territorio nazionale vengono dirottate in Asia (con più di 2,7 miliardi di euro), mentre oltre un quarto sono destinate ai paesi europei (che registrano rimesse per 1,6 miliardi di euro).
Della rimanente parte, circa il 15% defluisce in Africa e quasi il 12% nel continente americano. Il paese che nel 2007 ha ricevuto più denaro proveniente dal nostro paese è la Cina con un ammontare complessivo di 1,6 miliardi di euro.
Il dato di Prato, che com’era prevedibile, ha nella classifica italiana un posto sul podio non si discosta moltissimo dal nazionale. In base ai dati resi noti in passato, a livello provinciale, infatti risultava che nei primi sei mesi del 2007 c’erano state rimesse verso la Cina per 150 milioni di euro, un importo superiore di sei volte rispetto all’anno precedente. E’ quindi ipotizzabile che un ulteriore aumento delle rimesse ci sia stato nella seconda metà dell’anno. Aumento che ha fatto lievitare la media per persona di mille euro al mese (riferita ai primi sei mesi del 2007) a quella di quasi 1.500 euro elaborata su tutto l’anno dal Centro studi di Venezia.
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