Gruppo Verdi/ALECOMUNICATO STAMPA -
TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!
La mer, la fin...
venerdì 6 febbraio 2009
G8 alla Maddalena. Un altro abuso del Ras.
Bruxelles, 6 febbraio 2009
G8 alla Maddalena
Presentate da Monica Frassoni due interrogazioni in merito alla regolarità dei lavori per il G8 alla MaddalenaMonica Frassoni, Presidente dei Verdi/ALE al Parlamento europeo, ha presentato due interrogazioni scritte alla Commissione europea sui lavori per il G8 alla Maddalena.
La prima interrogazione riguarda le difformità sulla Valutazione d'Impatto Ambientale (VIA); la seconda è relativa ai limiti entro i quali si possono derogare le norme relative agli appalti per motivi di segretezza.Monica Frassoni ha dichiarato: "Ancora una volta il governo Berlusconi adotta procedure straordinarie in deroga a quanto stabilito dalla normativa europea e nazionale a scapito dell'ambiente e delle tasche dei contribuenti. Il G8 vuole essere una vetrina delle capacità di accoglienza del paese ma ahimè al momento è soprattutto un brutto esempio di scarsa trasparenza e scarso interesse per la collettività. Grazie al ricorso presentato lo scorso marzo dalle associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d'Intervento Giuridico, e ad una mia interrogazione, la Commissione europea ha avviato una procedura d'infrazione sulla cattiva applicazione della direttiva sulla VIA in merito ai lavori del G8." Monica Frassoni ha quindi spiegato che "con l'interrogazione appena presentata chiedo alla Commissione di sapere se le risposte fornite al momento dal governo italiano sono ritenute soddisfacenti e soprattutto quali sono le possibilità di intervento urgente al fine di scongiurare le gravi minacce ad un ambiente di altissimo pregio quale è l'arcipelago della Maddalena".
La seconda interrogazione riguarda la procedura di appalto dei lavori in corso sull'isola. "Il governo" spiega l'eurodeputata verde "ha infatti derogato alla legislazione europea per motivi di sicurezza ed interesse dello stato. Si tratta di una possibilità prevista dalla direttiva ma che lascia pericolosi margini discrezionali, al punto tale che da indagini giornalistiche (1) sembrerebbe emergere un quadro d´interessi incrociati tra autorità appaltatrice e società aggiudicatarie, che coinvolgono la protezione civile, con conseguente aggravio dei costi. L'interrogazione alla Commissione chiede quindi di conoscere quali sono i limiti all'esercizio della deroga e quali possibilità ha la Commissione di contrastare fenomeni di conflitti d'interessi che danneggiano la libera concorrenza."
(1) Si veda dossier dell'Espresso a cura di Fabrizio Gatti, "Scandalo formato G8", 8 gennaio 2009, postato anche su questo blog.
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