TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

venerdì 13 febbraio 2009

Message in the bottle. Mestieri che scompaiono

Riceviamo, e pubblichiamo, questa breve riflessione sui mestieri che stanno scomparendo, anche a Prato.
Continuiamo a pensare che non siano stati i cinesi a scalzare il tessile locale, avendo puntato da subito alle confezioni piuttosto che alla produzione e al riutilizzo del tessuto: la trasformazione si è prodotta per altre dinamiche, e non vogliamo stare in questo contesto a ripercorrerle.
Certo, le foto sono di impatto: perché noi parliamo spesso di "rispetto delle regole", delle "normative igieniche", etc: ma, onestamente, vi sembra che i due protagonisti lavorino in un ambiente salubre, o rispettando gli accorgimenti previsti dalle normative vigenti? Eppure, è vero: questi sono i "pionieri" del tessile a Prato!
MV

Gli ultimi cernitori di stracci.

A Iolo, il paese conosciuto in tutto il mondo per le sue tradizioni storiche per la cernita degli stracci, ormai sono rimasti in pochissimi a fare questo lavoro;un tempo era la spina dorsale del cardato pratese. Niente si fa per questi ultimi pionieri del tessile, solo sovvenzioni ai soliti protetti. I cinesi, che hanno scalzato il tessile locale, sono arrivati in questa città ed hanno comprato le nostre auto da disfacimento, adesso girano con fuori strada ed auto da nababbi. Com'è stato poissibile? Di chi è la responsabilità politica di questa trasformazione? A questi cernitori locali, adesso non rimane altro che comprare le auto usate dagli orientali; si sono invertiti i ruoli, ma a chi andrà presentato il conto?Prima o poi qualcuno pagherà?

M.G. (Prato)







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