Il testo della mozione approvata dal Consiglio Federale Nazionale dei Verdi
Il Consiglio Federale Nazionale dei Verdi, riunito a Roma il 7 e 8 febbraio 2009, sentita la relazione sull’Elezioni Europee della Portavoce Nazionale Grazia Francescato, la approva.
I Verdi giudicano la decisione del Partito Democratico di promuovere ed approvare uno sbarramento elettorale del 4% un fatto grave - sia perché lede il principio della rappresentanza democratica al Parlamento Europeo, con una modifica della legge elettorale fatta a tre mesi dalla presentazione delle liste – sia perché ostacola politicamente la possibilità di ricostruire e rilanciare un nuovo centrosinistra a livello locale e nazionale, capace di creare un’alternativa credibile e reale al governo Berlusconi.
Proprio per questo i Verdi lavorano, in alternativa a questo progetto distruttivo ed escludente, a costruire un nuovo centrosinistra partecipato e paritario che raccolga le energie migliori e le speranze di cambiamento dell’elettorato.
In vista delle elezioni Europee i Verdi, per rispondere anche a questa grande esigenza di difesa democratica, propongono di costruire un alleanza per la presentazione di una lista che a partire da una presenza visibile del simbolo dei Verdi, raccolga le forze del mondo laico, ecologista, di sinistra, riformista, delle realtà civiche, associative e di movimento.
Nell’ambito di questa lista i Verdi sono impegnati a portare in Europa i contenuti della riconversione ecologica della società e dell’economia, delle battaglie per i diritti civili e sociali, per l’affermazione della laicità nelle istituzioni e nella società.
Per completezza di informazione, riproduciamo anche la mozione respinta .
MOZIONE DIOLAITI
(respinta con 65 voti contrari, 17 a favore, 4 astenuti)
Il Consiglio Federale Nazionale dei Verdi riunito a Roma nelle giornate del 7 e 8 febbraio 2009
A fronte
- Della drammatica crisi economica, ambientale e sociale in atto che in Italia si intreccia con una pericolosa e gravissima emergenza democratica ed istituzionale;
- della necessità di uscire dalla crisi attraverso proposte concrete e sostenibili che prefigurino un nuovo e diverso modello economico e sociale in grado di garantire i diritti fondamentali a tutti e gli equilibri ecologici del pianeta;
- della necessità e della possibilità di rilanciare anche in Italia una forza politica ecologista autonoma, in grado di rappresentare la speranza di cambiamento riconquistando ed allargando il consenso in una mobilitazione di tutti gli ecologisti oggi divisi;
Considerato
- che noi Verdi siamo l’unico partito europeo e che già nel 2004 ci presentammo con un unico programma ed un’unica campagna elettorale europea;
- che presentarci senza il nostro simbolo sarebbe un grave errore anche in considerazione della coincidenza delle elezioni europee con quelle amministrative;
Ritiene necessario che i Verdi italiani si presentino alle prossime elezioni europee in maniera autonoma, con il proprio simbolo, in un progetto europeo che veda liste di candidati scelti con criteri di democrazia, partecipazione, federalismo, apertura a esperienze e persone delle realtà ecopacifiste e dei diritti.
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