TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

sabato 14 febbraio 2009

Prato verso le amministrative. Potremmo chiedere...

... anche una fettina di culo, e lorsignori prometterebbero di tagliartela pure fine fine.
E se qualcuno si fosse scandalizzato a leggere cotanto vocabolo, ricordiamoci sempre cosa diceva don Milani: "Chiameremo culo il culo, quando occorre, non una volta di più né una di meno, come tutte le altre parole del vocabolario, senza borghesi distinzioni; scorrette sono solo le parole inutili e false"

Il Sorcio Verde
per Municipio Verde

da il Tirreno del 14/01/09
Abati alle Badie: «Deposito Cap da spostare allo scalo merci»

PRATO. Paolo Abati è stato chiaro: «Non sono qui per fare promesse che non posso mantenere, né per prendere impegni se non quello che farò tutto il possibile, se sarò eletto sindaco, per verificare la fattibilità di trasferire il deposito della Cap nell’area attualmente occupata dallo scalo merci». Incontro, ieri pomeriggio, con il comitato delle Badie per affrontare la questione del trasferimento del deposito della Cap in quella zona. Abati ha parlato con una decina di rappresentanti del comitato e ha spiegato la situazione: «Negli ultimi giorni i nostri parlamentari Giacomelli e Lulli, hanno incontrato le Ferrovie dello Stato ed è affiorata la possibilità di liberare lo scalo merci e riaprire una prospettiva per la Cap. Questo non significa che la Cap abbandonerà l’ipotesi delle Badie, ma che ci sono le precondizioni da parte di Ferrovie dello Stato quantomeno di aprire un ragionamento». «C’è da tenere presente - ha spiegato ancora Abati - che la Cap ha già ritirato la concessione ed è pronta a cominciare i lavori di realizzazione, ma da parte mia c’è l’impegno massimo a verificare fino in fondo e a mediare una diversa opzione».Il comitato di Paolo Abati informa i cittadini che nessuna agenzia è stata incaricata di effettuare chiamate ai cittadini con messaggi registrati di propaganda elettorale.

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