TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

lunedì 26 gennaio 2009

Beni culturali. La tresca di Resca

RETE DEI COMITATI PER LA DIFESA DEL TERRITORIO
http://www.territorialmente.it/

Oggetto: comunicato stampa.

Il TG1 nell'edizione delle ore 20 di giovedi 22 gennaio 2009 ha ospitato il signor Mario Resca, recentemente nominato consigliere del Ministro per i beni e le attività culturali.
Il conduttore del tg ha intervistato il signor Resca sulla sua nomina a consigliere del Ministro e sui suoi programmi futuri in questa veste.
Ad un certo punto il conduttore ha fatto un brevissimo cenno anche a “qualche critica” per tale nomina e a una “petizione” che rimprovera a Resca di aver lavorato presso McDonald.
Il problema è che non di critiche pure e semplici si è trattato, ma di una vasta
contestazione, sostenuta da solide ragioni e sottoscritta da numerosi e qualificati tecnici del settore.
L'intervistatore però non ha detto niente sui firmatari dell'appello (7.000 in appena 13 giorni) promosso dall'Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli contro questa nomina e il collegato progetto di riorganizzazione del Ministero per i Beni culturali, in realtà niente altro che un pericoloso accentramento di enormi poteri in mano ad una sola persona.
Ricordiamo che questo appello è stato firmato, tra gli altri, da direttori di importanti musei (Michel Laclotte e Pierre Rosenberg del Louvre), storici dell'arte (Mina Gregori, Luciano Bellosi, Giorgio Bonsanti), soprintendenti e pubblici funzionari italiani e stranieri (Franca Falletti, Adriano La Regina, Luisa Arrigoni, Ida Giannelli, Marie-Paule Vial, Jean Aubert, Giuseppe Andreassi, Giovanna Nepi Scirè). E poi ancora: archeologi, scrittori, musicisti
Se questi nomi fossero stati citati sicuramente l'effetto sui telespettatori sarebbe stato ben diverso: si sarebbe corso il rischio di far capire che la nomina del sig. Resca non convince per niente chi lavora nei e per i musei da una vita.
Insomma, una pessima pagina per il servizio pubblico radiotelevisivo, uno spot gratuito e senza contraddittorio per le improvvide iniziative del Ministro Bondi.
Qui si che si può parlare di “trasmissione faziosa”.

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