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La mer, la fin...

giovedì 29 gennaio 2009

Prato.Economia: manifestazioni nella crisi

Quello che balza subito all'occhio è che la "mobilitazione" proclamata dal tavolo di distretto ha degli obiettivi francamente limitati, almeno stando a quanto si può leggere sulla stampa.
Manca completamente una visione strategica, e si conta ancora una volta su una serie di "ammortizzatori"(richieste legittime, per carità!) che non possono durare per sempre. E in una situazione di crisi e di recessione come quella che sta vivendo l'intera economia italiana e mondiale, pensiamo veramente che una serie di manifestazioni possano "distinguere" il caso Prato dalle centinaia di altri casi di crisi "distrettuali"? Ne dubitiamo, purtroppo...
MV


da il Tirreno del 29/01/09
Prato scende in piazza contro la crisi

Sos a Roma: la città ha bisogno di più ammortizzatori sociali
PRATO. Prato non starà, in silenzio, a guardare il suo declino. Il primo passo sarà quello di inviare un documento al Governo chiedendo che si aiuti il distretto ad affrontare la crisi con più ammortizzatori sociali e dando una mano alle aziende per risolvere le difficoltà nel ricorso al credito. Il secondo quello di avviare una mobilitazione, nella settimana dal 16 al 22 febbraio, per richiamare l’attenzione sul caso Prato. Tra le iniziative anche una manifestazione che coinvolgerà tutta la città.
A prendere queste decisioni sono stati i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni cittadine ieri durante un animato tavolo di distretto convocato in Provincia dopo che la scorsa settimana si era deciso per dare un ultimatum al Governo che non aveva ancora risposto alla richiesta di un incontro per parlare dei problemi di Prato. Sindacati, artigiani, commercianti, industriali e rappresentanti di Provincia e Comune hanno tutti convenuto sull’esigenza, senza attacchi di parte o pretestuosi, di far sì che la grave crisi del distretto pratese arrivi sulle scrivanie romane e abbia un eco nazionale.
La mobilitazione Le iniziative da organizzare saranno decise in un prossimo incontro fissato per martedì ma intanto, fanno sapere dalla Provincia che coordina i lavori del tavolo di distretto, è certo che saranno organizzati un consiglio comunale e uno provinciale aperti sulla situazione economica pratese. Ma non solo. L’evento clou sarà una manifestazione che coinvolgerà tutta la città chiamata a scendere in piazza per far sentire la propria voce. Non uno sciopero (l’iniziativa si svolgerà infatti sabato 21 o domenica 22) ma una manifestazione vera e propria a cui saranno chiamati ad aderire tutti, dagli industriali agli operai, dagli artigiani ai commercianti. L’evento non è stato ancora organizzato nel dettaglio ma tra le proposte emerse al tavolo ci sono quelle di coprire con delle pezze i monumenti principali della città, quella di acquistare spazi pubblicitari sui quotidiani nazionali e quella di trovare un testimonial vip. E’ stato fatto anche il nome dell’attore e regista pratese Roberto Benigni.
Le richieste Se sulle iniziative di mobilitazione c’è ancora molto da lavorare, per quanto riguarda il documento che sarà inviato al Governo le idee sono molto chiare. Ai ministri competenti verranno infatti richiesti interventi sugli ammortizzatori sociali e sul credito premettendo la volontà di prendere iniziative per arrivare a un comportamento virtuoso delle aziende del distretto che si stanno facendo concorrenza tra loro. Il rischio del resto se le richieste non venissero ascoltate è serio: da qui a qualche mese infatti molti dipendenti si troverebbero senza lavoro e senza alcun sostegno. Per gli ammortizzatori sociali Prato chiederà la proroga di 18 mesi della disoccupazione ordinaria, dell’indennità di mobilità e della permanenza nelle liste per chi esaurisce i diritti nell’arco del 2009; un prolungamento di un anno della mobilità per coloro che verranno licenziati nel 2009, 2010 e 2011 come sta avvenendo nel sud; un allungamento delle scadenze della cassa integrazione ordinaria da un anno su due a due anni su tre.
E ovviamente il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga. Per quanto riguarda il credito si chiede un allargamento delle garanzie potendo contare sul Fondo centrale di garanzia e un abbattimento dei costi anche per il credito utile alla gestione ordinaria delle aziende. Inoltre tra le richieste ci sarà quella di allargare il provvedimento sulla rottamazione delle licenze previsto per gli esercizi commerciali anche ai lavoratori autonomi che intendano cessare l’attività a pochi anni dalla pensione.
Ilenia Reali

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