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La mer, la fin...

domenica 25 gennaio 2009

Prato verso le amministrative. L'alternatività del PDL

Se possiamo concordare su parte dell'analisi condotta dal deputato del PDL Mazzoni (la maggioranza autodelegittimata, il tentativo del PD di arroccarsi sulle proprie posizioni di potere con le candidature di Gestri ed Abati), ci vien da ridere quando parla di offrire a Prato una "alternativa reale e convincente", che ovviamente dovrebbe essere rappresentata dal PDL.
Vien da ridere perché, visto che ancora non sono riusciti nemmeno a trovare un candidato a sindaco di una qualche decenza, dopo avere offerto la candidatura a mezzo mondo, questi signori vorrebbero spacciarsi come "alternativa", magari strizzando l'occhietto a Milone (ricordate Silli qualche tempo fa?), oppure ai "Giovani Pratesi" che sanno molto di vecchio nonostante l'età anagrafica

Certo, se per "alternativa" si intende il condurre le stesse politiche della maggioranza attuale solo con un po' più di "destrosità" e qualche iniziativa di tanta immagine ma pochissima sostanza (i famosi militari, ad esempio...), allora si, ci troviamo di fronte alla vera alternativa.. del Menga...

Il Sorcio Verde
per Municipio Verde

da La Nazione del 25/01/09
‘Pd: il cerotto del Consiag sulla paralisi amministrativa’

«P RATO deve far fronte a tre emergenze: oltre alla crisi internazionale e a quella endemica del distretto, è governata da una maggioranza che si è autodelegittimata con la defenestrazione di Romagnoli e di Logli. Ora che ci sarebbe bisogno di un governo forte e autorevole della città, il sistema di potere è imploso». E’ impietosa l’analisi di Riccardo Mazzoni, deputato del Pdl, che definisce la nostra città «una sorta di terra di nessuno dal punto di vista politico, penalizzata da una sostanziale paralisi amministrativa». Ma le critiche del deputato vanno oltre e colpiscono duramente anche i candidati del Pd alle primarie.

«OGNI giorno il centrosinistra parla di rinnovamento — aggiunge —, ma le scelte di Abati e Gestri rappresentano un arroccamento su vecchie logiche di partito. Siamo davanti a un’oligarchia che sente il terreno franarle sotto i piedi e che tenta di spacciare come atto innovativo lo spostamento dei vertici del Consiag alle massime cariche istituzionali. E’ il trionfo del socialismo municipale più deteriore, spesso utilizzato dalla sinistra per riciclare politici trombati su comode poltrone ben retribuite e ora utilizzato, all’inverso, come risorsa estrema per mettere un cerotto sull’inadeguatezza della politica amministrativa». Secondo Mazzoni, invece, la crisi di Prato richiederebbe «una consapevolezza diversa, una svolta netta, perché con i giochi delle tre carte che hanno come protagonisti i soliti noti la città resterà senza risposte». Non solo. «Le dichiarazioni di esponenti locali e nazionali del Pd — dice ancora il deputato — fanno cadere le braccia, sono il frutto di una presunzione di superiorità ampiamente smentita dai fatti. Abati, ad esempio, ha definito i militari schierati nelle città come “una cartolina”: pensava di offendere il governo, ma in realtà ha offeso i militari che stanno dando un grande contributo alla sicurezza».
Nel Pdl, però, resta il nodo del candidato, che ancora non c’è. «Il nome di Cenni avrebbe coagulato un ampio consenso — dice Mazzoni —, ma abbiamo altri nomi, interni ed esterni al partito, all’altezza dei problemi, e c’è una grande determinazione, in tutti, per arrivare rapidamente alla scelta». Indiscrezioni ancora non ce ne sono: l’indicazione dei vertici nazionali Pdl è puntare preferibilmente su personaggi «civici», ma i leader di An e Forza Italia Bettazzi e Luchetti non nascondono le loro ambizioni, dopo il no del patron della Sasch. E poi ci sono le alleanze, ancora da definire. «C’è grande attenzione alle liste civiche che si stanno proponendo sulla scena politica — aggiunge il deputato —: l’importante è offrire ai pratesi un’alternativa reale e convincente». Infine, Mazzoni ricorda che sulla crisi «il governo sta facendo la sua parte e gli otto miliardi per gli ammortizzatori sociali ne sono la prova» (la prossima settimana sarà decisiva per lo sblocco dei finanziamenti). «Il mio impegno — conclude — è sensibilizzare in tutte le sedi i ministri competenti sulla situazione di Prato, che è eccezionale e va affrontata con mezzi eccezionali».
an. be.

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