TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

sabato 31 gennaio 2009

Prato. Economia: nasce una terza associazione artigiana?

La sigla, "Prato Artigiana", non è proprio nuova nelle cronache di questi ultimi tempi. Il gruppetto di artigiani terzisti ha infatti più volte denunciato i comportamenti dei committenti del distretto.
Ricordiamo però anche delle affermazioni che, ieri come oggi, avevano un che di profondamente razzista...
Staremo a vedere se nascerà, quindi, veramente una associazione slegata da condizionamenti politici, o se ci troviamo di fronte all'ennesima operazione preelettorale.
MV

da la Nazione del 31/01/09
Terzisti contro le associazioni «Fonderemo Prato artigiana»

PRESTO POTREBBE nascere una terza associazione artigiana. Alcuni terzisti di Viaccia, una decina, sono sul piede di guerra perché ritengono che Cna e Confartigianato non li tutelino abbastanza nei rapporti con i datori di lavoro, quei lanifici che in una lettera velenosa definiscono «non corretti, insolventi nei pagamenti... che chiudono i battenti chiedendo concordati e riaprono sotto altro nome fregandosene di famiglie rovinate e ridotte sul lastrico». I firmatari del documento sono: Angelo Bartolotti della Incorsatura Fratelli Bartolotti, Roberto Franchi della Tessitura F.R., Francesco Giusti della omonima tessitura, Stefano Gaspari della omonima tessitura, Giordano Gori della Tessitura Gori, Massimo Limberti dell’orditura Limberti, Massimo Tesi della omonima tessitura, Federico Ferretti della tessitura Ferretti, Gabriele Santi della tessitura Santi Savino e il tessitore Gino Melani oltre a Manuela Biliotti della roccatura F.M.
Il nome della nuova associazione sulla rampa di lancio sarebbe «Prato artigiana», un’idea della quale i terzisti hanno parlato ieri con il parlamentare Andrea Lulli che li ha incontrati.

«ABBIAMO SCRITTO per portare a conoscenza di tutti i soprusi e gli abusi di potere esercitati nei confronti dei terzisti e degli artigiani di Prato, Montemurlo e della vallata — si legge — Le forze politiche e sindacali non intervengono minimamente perché questi soprusi cessino. Chi ha fatto investimenti su macchinari e assunto personale, ipotecando talvolta anche beni immobili, può ritrovarsi nullatenente». In effetti c’è chi rischia di dover ipotecare la casa per andare avanti, perché diversi committenti non hanno pagato. In più il lavoro non c’è e questo inizio dell’anno finora è nero.

POI C’È L’ATTACCO a Cna e Confartigianato: «Vista la totale incapacità dei colpevoli di dirigere le associazioni di servizio — scrivono ancora i terzisti di Viaccia — siamo arrivati alla conclusione di prendere in seria considerazione l’ipotesi di aprire un sindacato autonomo che non faccia riferimento a nessun partito politico, soltanto con lo scopo di tutelare i veri interessi della categoria dei terzisti che per mezzo secolo sono stati alla mercè di politicanti incapaci, di committenti non corretti e di associazioni compiacenti».

I FIRMATARI della lettera per il momento restano ancora iscritti a Cna e Confartigianato in attesa di sapere che cosa produrrà la loro uscita e l’interessamento di Lulli. Sono pronti comunque a contattare avvocati e commercialisti per dare vita a «Prato artigiana» perché, chiudono la lettera, «siamo stati e siamo trattati come schiavi nei campi di cotone e questo non è più accettabile».
Leonardo Biagiotti

3 commenti:

prato artigiana ha detto...

La presente per chiarire che il gruppo, a nome PRATO ARTIGIANA, è apolitico e formato da persone libere. Cura esclusiamente e soltanto gli interessi degli artigiani: in questo momento un occhio di riguardo è rivolto alla categoria del c/to terzi tessile.
Questo perchè, ci spiace dirlo, non ci sentiamo rappresentati da nessuno.
Ci accusate di "affermazioni profondamente razziste", non è assolutamente vero. Una considerazione su questo aspetto la dobbiamo fare, come per noi ci sono delle regole severe da rispettare così deve esserlo anche per le altre comunità esistenti nella ns. città. Questo per permetterci di raggiungere uno scopo ben preciso e atteso da molto tempo: che Prato possa ritornare ad essere una città consapevole, vivibile e sicura per tutti. Ciò potrà avvenire se uniamo le ns. forze riuscendo a debellare gli abusi, le scorrettezze, l'illegalità e la criminalità, che siano esse bianche, rosse, verdi o gialle.....
Ci scusiamo se qualche discorso può avere turbato la sensibilità di qualcuno, non era nel ns. intento e soprattutto non vogliamo creare polemiche in questo cruciale momento per la ns. Città e per la Nazione
Firmato
Manuela Biliotti
per Prato Artigiana

Anonimo ha detto...

Perche non:)

Anonimo ha detto...

good start