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giovedì 29 gennaio 2009

Prato. Partecipazione: conferenza stampa dei Comitati

La rassegna sulla conferenza stampa tenutasi ieri...
MV

da il Tirreno del 29/01/09
Partecipazione: così proprio non va

Comitati e associazioni bocciano la commissione di garanti

Lettera all’authority per chiedere un gruppo di controllo su Prato

PRATO. Partecipazione: così proprio non va. A dare un giudizio positivo sulla costituzione della commissione di garanti che dovrebbe sovrintendere la fase di realizzazione e di esecuzione del Town meeting (costo 75mila euro a carico della Regione) «perché è la prova che di problemi nel procedimento ce ne sono stati», ma ad aggiungere che, un’altra volta, il modo di operare del Comune è del tutto inappropriato, sono quella ventina di sigle, tra comitati e associazioni che alcune settimane fa hanno scritto all’authority regionale chiedendo «una pausa di riflessione» nell’iter delle varianti al Prg e Declassata.
Due le critiche avanzate per voce di Paolo Sanesi del Coordinamento dei Comitato e di Lamberto Nosi di Municipio Verde (ma all’iniziativa partecipano anche il Comitato della Piana, per la Salute della Piana, il comitato di Casale, Area del Collegio, Baciacavallo, Badie, Piazza Ciardi, Città Etrusca, per la Tutela del centro storico, Piazza Mercatale, santa Trinita, Via Ferraris, San Silvestro, associazione Per la Sinistra, Wwf, Primavera di Prato) che annunciano: «Se le cose non cambieranno diserteremo il comitato perché non abbiamo intenzione di essere cooptati». In primo luogo criticano la poca trasparenza con la quale sono stati scelti i nomi (12) che parteciperanno all’organismo: «La presenza dell’assessore - spiegano - è incongrua perché non può avere il doppio ruolo di controllore e controllato». In secondo luogo: «Non sono chiari i poteri del comitato di garanti: se di veto, di indirizzo o solo di supervisione». Inoltre: «Non possiamo accettare che la decisione del Comune di creare il nuovo organismo preceda gli indirizzi che l’authority regionale ha promesso di dare sul processo di partecipazione a Prato». Infine la questione dirimente: «Non ci sono i tempi necessari - spiegano - perché un’analisi approfondita sulle tante questioni che riguardano il rapporto tra la città e suoi abitanti, possa essere svolta. Ci riferiamo a quei temi fondamentali del procedimento di variante al piano strutturale quali la crisi del distretto, l’ambiente, le frazioni, il centro storico, la mobilità sulle quali nessun confronto è mai stato aperto. Per questo - dicono Sanesi e Nosi - ribadiamo la necessità di una pausa di riflessione prima di arrivare alla conclusione del processo di partecipazione con il Towm meeting (due mega seminari con circa 150 cittadini che avranno l’obiettivo di raccogliere segnalazioni e indicazioni sui procedimenti urbanistici ndr)». Per esplicitare ancora meglio il proprio dissenso le 18 sigle pratesi hanno scritto una seconda lettera all’authority regionale per la partecipazione sottolinenando come: «La sua vacatio (nessuna risposta è ancora arrivata dopo l’incontro del 7 gennaio scorso ndr) ha consentito all’assessore all’urbanistica Stefano Ciuoffo di mettere tutti di fronte al fatto compiuto, mortificando così anche il significato della riunione da lei convocata».
L’assessore comunale, infatti, procede spedito ed ha convocato per oggi il primo incontro della commissione di garanti composta, tra gli altri, da lui stesso e Tommaso Rindi in rappresentanza della maggioranza, da Leonardo Becheri e da un altro esponente per l’opposizione, da due esponenti del mondo della cultura: Edoardo Nesi e Maurizio Fioravanti, da Stefano Bellandi, segretario Cisl, per il sindaco, Paolo Bianchi per l’Arci e Maurizio Fantini per gli agricoltori. Per avere le garanzie richieste sul fronte urbanistico, i comitati chiedono all’authority e al presidente della Regione Claudio Martini di creare una commissione di valutazione del caso-Prato «che si possa occupare anche del processi partecipativi fin qui attuati».
Sulla questione interviene anche il Pdl, in particolare il consigliere regionale Alberto Magnolfi, firmatario di una interrogazione nella quale si chiede di unificare le due authority regionali sulla partecipazione e l’altra prevista dalla legge urbanistica «perché a giudicare dalla vicende di Prato - scrive - l’obiettivo di informare davvero i cittadini e di farli incidere sulle scelte dell’amministrazione, è di là da venire».
Cri.Or.

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