TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

domenica 25 gennaio 2009

Prato. Giornalisti tra pecoroni e mercenari

Interessante l'esortazione del vescovo Simoni agli "operatori della comunicazione" pratesi, in occasione del santo patrono dei giornalisti.
Interessante nella scelta delle figure, i mercenari ed i pastori. Ma, ci permetta monsignor Simoni, poco azzeccata...
Perché se è vero che il mercenario evidentemente non ha a cuore nessuno e niente, se non il proprio tornaconto, il pastore ha a cuore solo la compattezza di un gregge di pecoroni o di caproni, che deve "guidare" al pascolo per poi tosarli ben bene, o sacrificarne un paio per qualche arrosto pasquale - magari pure convinto di essere investito di chissà quale "missione".
Ben lungi dal considerare il "bene comune", quindi, l'operatore-pastore impone il suo punto di vista - con il pastorale e con i "cani"
al suo soldo - al "pecorume", in questo caso i fruitori dei media ,decidendo di guidarlo dove più gli aggrada o ritiene indicato.
Né mercenari, né pastori: basterebbe fare la cosa più rivoluzionaria che esista, cioè raccontare la verità. In altri termini, fare informazione.

Kritias
per Municipio Verde

da il Tirreno del 25/01/09
Simoni ai media: «Siate pastori non mercenari»

PRATO. Forte invito del vescovo di Prato Gastone Simoni agli operatori della comunicazione.
Nella festa odierna di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, il Vescovo ha ammonito: «Siate pastori, non mercenari». Un’esortazione che si ricollegava alla pagina del Vangelo proposta dalla liturgia della festa, quella del «Buon pastore», e alla figura del santo patrono, vescovo e dunque Pastore.
Davanti a circa una cinquantina di giornalisti pratesi della carta stampata, delle radio, delle Tv e del web, raccolti nell’antica Badia di San Fabiano, monsignor Simoni ha spiegato: «Il pastore ha a cuore il bene del suo gregge. Al mercenario, invece, non interessa. Così voi dovete avere a cuore il bene comune, che dev’essere criterio basilare nelle scelte che la vostra professione quotidianamente vi impone».
Il vescovo di Prato ha ricordato ancora «che il fine non giustifica mai i mezzi», e che dunque non tutti i “tagli” o gli “strumenti” sono accettabili per dare nel modo corretto e veritiero una notizia».
In apertura della celebrazione, curata dall’Ufficio diocesano per le Comunicazioni Sociali, monsignor Simoni aveva «ringraziato il Signore per il dono meraviglioso dei media», ma anche, durante la liturgia penitenziale, chiesto «perdono per la corruzione e la menzogna che purtroppo talvolta sviliscono una delle professioni più belle e delicate del mondo d’oggi».
La festa si è conclusa con un incontro conviviale nell’antico refettorio del Seminario vescovile.

da la Nazione del 25/01/09 «Giornalisti pastori non mercenari»
FORTE invito del vescovo ai giornalisti. Nella festa del patrono San Francesco di Sales, Simoni ha ammonito: «Siate pastori, non mercenari». Ed ha spiegato
davanti a una cinquantina di giornalisti: «Il pastore ha a cuore il bene del suo gregge. Al mercenario non interessa. Così voi dovete avere a cuore il bene comune».

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