La cosa pubblica costituita dall'area archeologica, sottoposta dal 2006 a vincolo di tutela, stata resa oggetto di un'indecorosa incuria e lasciata pericolosamente seguire il proprio ineluttabile destino in una totale ed inaspettata dismissione.
La manifestazione di piazza intende per questo dare voce ad un'opinione pubblica, ormai capillarmente diffusa, con centinaia e centinaia di cittadini che attraverso associazioni e comitati reclamano da tempo una visibilità vera ed un futuro per le risorse archeologiche del nostro territorio.
Tra poco più di un mese, l'interporto di Gonfienti vedrà completato l'ampliamento dello scalo merci che ha comportato l'occlusione e la cementificazione di oltre 120.000 mq. di terreni gi interessati da rilevante presenza di reperti archeologici. Si tratta di circa 1/3 dell'insediamento etrusco complessivo fin qui rilevato, che oggi pu dirsi perduto per sempre alla fruibilità pubblica.
I comitati e le associazioni chiedono per questo un minimo di giustizia e, soprattutto, reclamano diritto di cittadinanza per questo straordinario patrimonio culturale e ambientale che in realtà un bene che appartiene a tutti. Alla politica tutta, i cittadini, attraverso i comitati e le associazioni, chiedono di onorare la carta costituzionale, di restituire pienamente, con la dignità che si conviene, gli Etruschi a Gonfienti, e di costruire volitivamente un futuro intorno alla grande risorsa archeologica del territorio pratese, creando con sollecitudine adeguati spazi museali nei luoghi stessi dei ritrovamenti, affinch si capisca l'importanza di quel territorio e la bellezza celata in quel paesaggio, e quel parco tanto atteso dalla città che evidentemente qualcuno oggi vorrebbe persino negare, alimentando la logica perversa di un inaccettabile e perdurante disimpegno.
Prof. Arch. Giuseppe Alberto Centauro
(Docente di Restauro Architettonico Università degli Studi di Firenze)
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