TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

sabato 14 febbraio 2009

Archeoambiente. Oggi il presidio!!!

Lo sconcertante atteggiamento di disinteresse e di abbandono, particolarmente evidente dall'estate 2007, tenuto dalle autorit istituzionali nei confronti dell'area archeologica di Gonfienti, meglio conosciuta come la Città Etrusca sul Bisenzio, lascia veramente sbigottiti e sgomenti, ancor pi senza parole se consideriamo le ripetute e veementi denuncie pubbliche di questi ultimi mesi (vedi le proiezioni del video "Gonfienti Muore" di Maila Ermini ed altre iniziative), cadute nel nulla, isolate nel silenzio del palazzo.
La cosa pubblica costituita dall'area archeologica, sottoposta dal 2006 a vincolo di tutela, stata resa oggetto di un'indecorosa incuria e lasciata pericolosamente seguire il proprio ineluttabile destino in una totale ed inaspettata dismissione.
La manifestazione di piazza intende per questo dare voce ad un'opinione pubblica, ormai capillarmente diffusa, con centinaia e centinaia di cittadini che attraverso associazioni e comitati reclamano da tempo una visibilità vera ed un futuro per le risorse archeologiche del nostro territorio.
Tra poco più di un mese, l'interporto di Gonfienti vedrà completato l'ampliamento dello scalo merci che ha comportato l'occlusione e la cementificazione di oltre 120.000 mq. di terreni gi interessati da rilevante presenza di reperti archeologici. Si tratta di circa 1/3 dell'insediamento etrusco complessivo fin qui rilevato, che oggi pu dirsi perduto per sempre alla fruibilità pubblica.
Ad accompagnare questo assurdo ed incomprensibile sacrificio, l'illogica e frettolosa dismissione delle aree archeologiche precedentemente scavate, che sono state interrate di nuovo in contemporanea all'apertura, pi di un anno e mezzo or sono, del cantiere dell'interporto sorto come detto - per la realizzazione della piattaforma ferroviaria. L'interporto ha smesso di finanziare gli scavi, quindi gli scavi sono dismessi: questa la logica stringente di una semplice ma inequivocabile consecutio temporum. Se così , dovremmo considerare davvero un bluff la dichiarazione dell'ottobre 2006, relativa alle eccellenze etrusche da valorizzare, ma allora, non potrà essere in alcun modo più credibile, visti gli esiti di quella, alcuna ulteriore promessa che provenga da quelle stesse persone ed autorità istituzionali che si sono rese responsabili di questa inopinata, quanto sciagurata situazione, cioè del degrado ambientale di aree già dichiarate di pubblico interesse.
I comitati e le associazioni chiedono per questo un minimo di giustizia e, soprattutto, reclamano diritto di cittadinanza per questo straordinario patrimonio culturale e ambientale che in realtà un bene che appartiene a tutti. Alla politica tutta, i cittadini, attraverso i comitati e le associazioni, chiedono di onorare la carta costituzionale, di restituire pienamente, con la dignità che si conviene, gli Etruschi a Gonfienti, e di costruire volitivamente un futuro intorno alla grande risorsa archeologica del territorio pratese, creando con sollecitudine adeguati spazi museali nei luoghi stessi dei ritrovamenti, affinch si capisca l'importanza di quel territorio e la bellezza celata in quel paesaggio, e quel parco tanto atteso dalla città che evidentemente qualcuno oggi vorrebbe persino negare, alimentando la logica perversa di un inaccettabile e perdurante disimpegno.

Prof. Arch. Giuseppe Alberto Centauro
(Docente di Restauro Architettonico Università degli Studi di Firenze)

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