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da il Tirreno del 07/02/09
Abati: «Lavori manuali per giovani e disoccupati»
PRATO. Opportunità di lavoro anche per chi non ha un diploma di scuola superiore. Il candidato ssindaco pd Paolo Abati pensa ad una strategia a sostegno di chi esce dalla scuola media e di chi non ha strumenti necessari per accedere a concorsi per un posto di lavoro: «Occorre immaginare un percorso che porti ai lavori manuali». Per chi si ferma alla terza media e per chi, dopo aver perso il posto di lavoro, non riesce a ricollocarsi perché privo di strumenti e qualifiche che consentano di partecipare a concorsi o candidarsi per un’occupazione. Una fetta importante di popolazione a cui si deve provare a dare una risposta. «Mi vengono in mente l’ imbianchino, l’idraulico, l’elettricista, il falegname - spiega Abati - e figure professionali che tradizionalmente sono appartenute alle donne. Il Comune può lavorare a braccetto con la Provincia e chiamare le associazione artigiane e la Fil per dare il via ad un progetto di lavoro». Prendendo ad esempio la Scuola edile che si occupa di formare giovani addetti al settore edilizio, Paolo Abati propone la creazione di altri centri di formazione a cui i giovani che non intraprendono gli studi di scuola superiore o le persone che non riescono a ricollocarsi nel mondo del lavoro perché prive di requisiti, possano rivolgersi. Altra proposta è una sorta di “borsa lavoro” per i giovani, simile alla “borsa studio”. «Opportunità ci dovranno essere per tutti - dice Abati - sarà importante dialogare con le categorie artigiane per avviare un cammino che porti i giovani e, più in generale uomini e donne, ad imparare un mestiere di cui c’è sempre bisogno».
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