A parte questo, il comunicato di Prato Armata&Insicura (o Prato Limitata&Recintata, non ricordiamo mai molto bene...) si apre ricordandoci di vent'anni di promesse non mantenute, ma omettendo comodamente che negli stessi anni - appena qualcosa meno - anche Milone è stato a concionare dai comodi seggi di consigliere, assessore e quant'altro nella maggioranza cittadina, e ora si candida a sindaco - ovviamente contanto sulle promesse da lui mantenute (mah...).
Poi, altrettanto ovviamente, via con militari, chiusure di locali, e tutto l'armamentario classico sfoderato dallo sceriffo negli ultimi tempi...
MV
da il Tirreno del 07/02/09
In palazzo Novellucci il programma di “Prato libera e sicura” La carica dei quattrocento
PRATO. «Siamo qui stasera perché siamo stanchi di vent’anni di promesse non mantenute». E’ stato il presidente dell’associazione Prato Libera&Siucura, Bruno Gualtieri, ad aprire il dibattito nella cornice di palazzo Novellucci. Oltre 400 persone tra cui commercianti, artigiani ma anche tantissimi giovani hanno affollato la sala di via Cairoli. Un lungo applauso ha aperto la strada a Gianluca Bini che ha puntato il suo intervento sul rilancio dell’economia e sulla valorizzazione delle piccole e medie imprese. «Le banche in primis devono scendere in campo attivamente - ha sostenuto - e concedere finanziamenti alle piccole aziende. Ho visto artigiani chiudere i battenti per 20mila euro o peggio non avere i soldi per mettere in liquidazione la ditta, questo non deve più accadere». E’ stato poi il candidato sindaco della lista Prato Libera&Sicura Aldo Milone a snocciolare i punti cardini del programma. Ad incassare i favori del pubblico sono state la proposta di riqualificazione del centro storico e delle periferie, attraverso l’immediata chiusura dei locali che creano disordini e degrado oltre alla lotta all’illegalità che va combattuta con controlli a tappeto nelle numerose aziende del distretto parallelo che operano nell’illegalità ma anche portando allo scoperto chi si arricchisce sfruttando il lavoro nero. «Se c’è la volontà, tutto si può fare - ha detto Milone - Il nostro compito sarà riportare la sicurezza, se necessario anche attraverso l’uso di militari, ridare ossigeno alle piccole e medie imprese e estendere gli incentivi comunali a tutti coloro che oggi si trovano in grave disagio». Applausi scroscianti anche sulla proposta di ridurre drasticamente i consigli di amministrazione di Consiag e Asm, rivedere i criteri di attribuzione degli incentivi per i dirigenti comunali. Incisivo l’invito di Milone rivolto alle donne chiamate a scendere in politica.
da la Nazione del 07/02/09
Oltre 400 persone e molti applausi per Libera&sicura
«SIAMO qui stasera perché siamo stanchi di vent’anni di promesse non mantenute». E’ stato il presidente dell’associazione Prato Libera&Siucura, Bruno Gualtieri, ad aprire l’assemblea pubblica organizzata da Aldo Milone a palazzo Novellucci. Oltre 400 persone tra cui commercianti, artigiani ma anche tantissimi giovani hanno affollato la sala di via Cairoli. Un lungo applauso ha aperto la strada a Gianluca Bini che ha puntato il suo intervento sul rilancio dell’economia e sulla valorizzazione delle piccole e medie imprese. «La sala gremita di stasera ci fa capire che la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta – ha detto – Bisogna iniziare a dare risposte alla piccola imprenditoria familiare, le banche in primis devono scendere in campo attivamente. Ho visto artigiani chiudere i battenti per 20mila euro o peggio non avere i soldi per mettere in liquidazione la ditta, questo non deve più accadere. Fino ad oggi sono stati fatti troppi studi, tavoli e riunioni ma pochissimi fatti. Il 79% dei pratesi dichiara di essere insoddisfatto della città e dell’amministrazione, noi ci rivolgiamo a quelle persone e vogliamo che tornino ad essere fiere e soddisfatte di vivere in questa città». E’ stato poi lo stesso Milone, il candidato sindaco di Prato Libera&Sicura a snocciolare i punti cardine del programma. Ad incassare i favori del pubblico sono state la proposta di riqualificazione del centro storico e delle periferie, attraverso l’immediata chiusura dei locali che creano disordini e degrado, la lotta all’illegalità nel distretto parallelo. «Se c’è la volontà — ha detto —, tutto si può fare: il nostro compito sarà riportare la sicurezza, se necessario anche attraverso l’uso di militari». Infine, tanti applausi sulla proposta di ridurre drasticamente i cda di Consiag e Asm.
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