TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

martedì 5 febbraio 2008

Note a margine dell'assemblea di Casale

All'assemblea pubblica organizzata dalla Circoscrizione Sud nel paese di Casale eravamo presenti anche noi di Municipio Verde - così come eravamo presenti a Tobbiana, e come cercheremo di seguire l'intero sviluppo di questa importante iniziativa di confronto tra le istituzioni e i cittadini della circoscrizione.

L'incontro è stato sicuramente partecipato e, ancora una volta, sono stati molti i momenti di contestazione nei confronti degli amministratori presenti (oltre al sindaco Romagnoli e alla presidente Peris, gli assessori Giardi, Curcio e Stancari): dalla viabilità ai trasporti, dalla scuola ai servizi essenziali, fino all'inceneritore, i cittadini di Casale hanno fatto sentire tutte le proprie ragioni - anche con una certa esuberanza-, hanno posto le proprie domande e hanno legittimamente preteso risposte.
Risposte che, oggettivamente, non hanno soddisfatto la numerosa platea, soprattutto negli interventi dell'assessore Giardi (ancora una volta in grossa difficoltà anche solo ad illustrare i progetti di viabilità alternativa e a dare risposte sulla situazione dell'edilizia scolastica) e dell'assessore Curcio.
Per molti aspetti, proprio quest'ultima è stata la più deludente: ai rilievi puntuali di Caterina Gestri, del Comitato Ambientale di Casale, oltre che di altri cittadini ben preparati sull'argomento della gestione dei rifiuti, ha risposto molto genericamente, e non nascondendo una certa malsopportazione, dichiarando inapplicabili alla situazione pratese le soluzioni individuate in tanti altri contesti (da Capannori in poi), senza però entrare nel dettaglio dei "perché" - cosa che sarebbe risultata indubbiamente più utile al dibattito e alla comprensione - fino ad esplicitare, pur con tutti i "se" e i "ma" del caso, il suo sostegno all'ipotesi inceneritorista come termine del ciclo dei rifiuti, negando la validità e l'applicabilità di altri tipi di trattamenti.
Come Verdi (e come cittadini), la posizione dell'assessore all'Ambiente ci delude, e non poco: ci saremmo aspettati una più decisa volontà di esplorare soluzioni diverse ed innovative, come richiesto dai tanti comitati contro gli inceneritori e come recentemente proposto anche dalla stessa Federazione dei Verdi di Prato, attraverso il suo portavoce. Mentre, dobbiamo ammetterlo, le parole del sindaco sull'argomento ci hanno aperto una speranza, dichiarando, a precisa domanda, di essere opporsi alla costruzione dell'inceneritore sin quando ci saranno rischi per la salute dei cittadini: ottimo! questi rischi esistono già (Montale, Terni e Brescia son lì a dimostrarlo), e ci permettiamo di far notare che esistevano già anche quando Comuni, province e Regione hanno sottoscritto l'accordo interprovinciale. A parte questo, contiamo che alle parole seguano coerenti scelte politiche.
Molto meno, nell'intervento del sindaco (che nel complesso si è dimostrato comunque più "solido" che a Tobbiana), abbiamo apprezzato quanto detto sull'immigrazione, in particolare quella cinese. Troviamo, francamente, che sostenere che Prato ha subito solo effetti negativi e nessuno positivo dall'ondata migratoria una concessione inammissibile, da parte della massima autorità cittadina, a quelle posizioni intolleranti (spesso sconfinanti nella xenofobia) da combattere con più decisione, e con politiche realmente multiculturali (altrettanto importanti delle politiche legalitarie e sulla sicurezza).
Nel complesso, dopo aver assistito a queste due prime iniziative, possiamo rilevare alcune questioni che sembrano caratterizzare l'inizio del percorso : intanto, che queste "assemblee" vanno puntualmente (e fortunatamente, aggiungiamo) oltre l'intenzione che la stessa presidente Peris ha ribadito più volte, e cioè la "comunicazione" di idee e scelte dell'amministrazione comunale per il territorio (tanto da dichiarare che alcune questioni non erano proprio all'ordine del giorno dell'assemblea), piuttosto che il "confronto" vero e proprio; in secondo luogo - ma ovviamente collegato - almeno per il momento, il "registro comunicativo" adottato risulta inadeguato, e non si riescono a trasmettere nemmeno le informazioni essenziali dei progetti presentati, il che ovviamente contribuisce ad aumentare la percezione negativa da parte dei cittadini.
Ma il "dato politico" più rilevante che emerge è sicuramente il fatto che il tema centrale del dibattito, in due "frazioni" diverse (seppur contigue), è uno: il progressivo peggioramento delle condizioni strutturali e dei servizi essenziali, a causa di anni di scelte rivelatesi, alla prova dei fatti, nel migliore dei casi inadeguate. Ribadiamo, quindi, la necessità non solo di un cambio di rotta deciso, ma anche (e forse soprattutto) una più netta assunzione di responsabilità da parte della classe dirigente cittadina, che non può oggettivamente cavarsela scaricando buona parte delle "colpe" sui propri predecessori. Forse, e sottolineamo il "forse", sarebbe molto apprezzato dagli stessi cittadini.

Lanfranco Nosi
Riccardo Buonaiuti
Municipio Verde



Il volantino che Municipio Verde ha distribuito in occasione dell'assemblea


L'intervento conclusivo del sindaco Romagnoli


L'apertura della presidente Peris


L'intervento dell'assessore Stancari

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