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mercoledì 20 febbraio 2008

RIFIUTI: TOSCANA;CONVEGNO FA PUNTO SU TECNOLOGIE E STRATEGIE

RIFIUTI: TOSCANA;CONVEGNO FA PUNTO SU TECNOLOGIE E STRATEGIE (ANSA) - FIRENZE 19 FEB - I termovalorizzatori come base necessaria del presente ma anche la sperimentazione di nuove tecnologie, come la dissociazione molecolare, e tutte le strategie per affrontare la questione dei rifiuti e scongiurare possibili emergenze future in Toscana. Questo il tema al centro di un convegno organizzato oggi a Firenze dalle commissioni territorio e ambiente e sanita' del Consiglio regionale. Durante il convegno e' stato annunciato che in Toscana sara' realizzato, per la prima volta in Italia, un impianto sperimentale per la dissociazione molecolare.

Tra gli interventi il presidente della commissione territorio e ambiente Erasmo D'Angelis (Pd) secondo cui ''la Toscana e' pronta a sperimentare nuove tecnologie, ma strutturalmente occorre partire dai termovalorizzatori che sono gia' in programma o in cantiere''. D'Angelis ha poi ricordato come ''oggi tutta la Toscana e' al lavoro affinche' i rifiuti non siano piu' un problema ma una grande risorsa. Questo significa ridurre i 2,5 milioni di tonnellate di rifiuti solidi urbani che produciamo ogni anno, e i 7,5 milioni di tonnellate di speciali. Il nuovo piano regionale - ha aggiunto - punta alla riduzione e al recupero, passando dal 33% di raccolta differenziata al 65%, grazie al porta a porta''. ''Occorre poi - ha concluso - aprire il mercato delle materie ricicle, far rispettare 40% degli acquisti verdi per enti pubblici e aziende private''.

Per Fabio Roggiolani (Verdi), presidente della commissione sanita', ''una Toscana senza cassonetti si puo' avere, attraverso la svolta della raccolta porta a porta. Occorre lavorare sul riuso della materia attraverso le nuove tecnologie per il recupero che lavorano a temperature piu' basse degli inceneritori permettendo un maggiore riciclo''. Secondo Roggiolani ''le nuove gare per gli impianti di smaltimento finale devono essere aperte anche alle nuove tecnologie e non solo agli inceneritori. Le discariche - ha concluso - saranno le miniere del futuro a patto di non ridurre tutto in un cumulo di cenere da cui non si recupera piu' niente''. Tra gli interventi anche Ugo Bardi, della commissione interministeriale per le tecnologie di gestione e smaltimento dei rifiuti, che ha ricordato come ''in Italia caschiamo sempre nel dibattito inceneritori si' o no, ed e' un dibattito banale. Bisogna cambiare mentalita', comprendendo che il riciclo e' una grande opportunita' per la nostra industria grazie alle cosiddette materie prime seconde''. (ANSA).

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