“Il presidente Martini finalmente svolta scegliendo il porta a porta – ha dichiarato Fabio Roggiolani, consigliere Verdi per l’Unione e Responsabile del programma della Federazione Nazionale del Sole che Ride, - che i Verdi propongono in Regione Toscana da oltre sette anni e ci fanno piacere i finanziamenti e gli impegni che si assumono verso il porta a porta; ci avrebbe fatto più piacere se le nostre proposte fossero state accettate senza un lustro di ritardo.
Apprezziamo comunque, – ha proseguito Roggiolani – e ora ci aspettiamo il pensionamento anticipato di decine di amministratori locali dei rifiuti cha hanno sempre sbeffeggiato questa modalità di raccolta e non sono capaci di realizzarla, primo fra tutti il Quadrifoglio.
Come ha detto anche la Commissione Interministeriale nell’incontro con le commissioni consiliari del consiglio regionale la raccolta porta a porta ha l’effetto di ridurre i rifiuti urbani di oltre il 15%; quindi con un risparmio molto forte dei nostri concittadini che oggi pagano i rifiuti abbandonati nei cassonetti da furbi che non vogliono smaltirli correttamente.
La Commissione ha certo detto che la termovalorizzazione è attualmente il sistema più sperimentato, ma ha consigliato la realizzazione di impianti come la dissociazione molecolare, che,come ha dichiarato il Prof. Cavaliere dell’Un. di Napoli, a fronte di un milione di tonnellate da smaltire in combustione può rappresentare oggi e in futuro un terzo dell’intero quantitativo.
Siamo contenti – ha aggiunto Roggiolani – che il presidente ascolti una Commissione da me fortemente voluta a livello nazionale; ora Martini si renda conto che gli impianti in Toscana, come ha detto esplicitamente la Commissione col Prof. Macchi dell’Un. Di Milano, sono in numero già oggi eccessivo. Noi ribadiamo l’esigenza che i nuovi impianti siano fatti con le nuove tecnologie, o che comunque le gare per questi siano aperte alle soluzioni più salutari per i cittadini, più sostenibili per l’ambiente e più competitive per l’economia.
Chiediamo a Martini di coinvolgere la Commissione nazionale come esperti nell’indizione delle gare per gli impianti, che vogliamo aperte a tutte le tecnologie e non solo ai cosiddetti termovalorizzatori ad alta temperatura; mentre proprio oggi in un’agenzia nazionale si segnalava che l’intero settore dell’acciaio si impegna a realizzare impianti di dissociazione molecolare nei prossimi due anni per un totale di oltre 200 mila di tonnellate di rifiuti, dieci volte tanto la cifra che il Presidente Martini indica come limite della dissociazione molecolare.”
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