TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

mercoledì 28 maggio 2008

Cattolici. Immigrati? Almeno le briciole gliele dobbiamo.

SICUREZZA. FAMIGLIA CRISTIANA: LA LEGA SOFFIA SULLE PAURE DEGLI ITALIANI
NON C'È MOTIVO DI PUNIRE I CRIMINALI STRANIERI PIÙ DI QUELLI ITALIANI.
Roma, 27 mag. - "Il megafono della Lega sulle paure degli italiani". Questo il titolo dell'editoriale di apertura di Famiglia Cristiana in edicola questa settimana.
Sull'immigrazione si va avanti, scrive il settimanale, con bugie ("non c'e' nessun motivo per punire i criminali stranieri con piu' forza di quelli italiani") e mezze verita'("l'integrazione si fa, ma non si dice; soprattutto non la si codifica in leggi").
"Il ragionamento sulla sicurezza si sgretola alla prova dei fatti", scrive Famiglia Cristiana, e aggiunge: "È piu' sicura una citta' senza immigrati o Roma, dove si rischia di morire, ogni sera, travolti da "pazzi" italiani ubriachi o drogati al volante? È piu' sicuro un territorio senza extracomunitari o intere regioni in mano a mafia e camorra? Se -si legge ancora- la sicurezza e' un problema cosi' assillante, perche' in questi anni nessun volonteroso cittadino, gruppo o associazione hanno programmato ronde contro i camion della camorra e le discariche abusive?". La realta', scrive il settimanale paolino, e' che "un vero dibattito sul pacchetto sicurezza non c'e' stato. Forse, per soggezione verso la Lega?
Solo i cattolici hanno parlato chiaro, contro chi indica i "mostri" da eliminare. Diamo atto al sottosegretario alla famiglia, Carlo Giovanardi, d'essere stato l'unico nel Governo a dire che il reato di immigrazione clandestina e' una follia, (vedremo se votera' con coerenza), ma gli altri cattolici, Rotondi, Scajola e Gianni Letta, non hanno nulla da dire?"
Secondo Famiglia Cristiana, inoltre, "la minaccia di reato per l'immigrazione clandestina non ha scoraggiato gli sbarchi. Sono troppi nel mondo a partire perche'non sono piu' sicuri nel loro Paese. Le nazioni ricche si preoccupano della propria sicurezza, ma il nostro sistema economico globale, rende incerta e impossibile la vita di molte popolazioni. Che, per necessita'- si chiude l'editoriale- vengono a mangiare almeno le briciole che cadono dalla nostra tavola".

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