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martedì 27 maggio 2008

Verdi Toscani. Martini ha fatto "due centri"

Comunicato dalla Federazione Toscana dei Verdi
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VERDI: GRAZIE A MARTINI, UOMO DI CENTROSINISTRA Sul No al Nucleare e sui Centri Temporanei di Permanenza interpreta valori condivisi da tutto lo schieramento alternativo alle destre

I Verdi Toscani esprimono soddisfazione e condivisione per le recenti posizioni prese da Martini, su due vicende apparentemente scollegate, ma che hanno invece a che vedere col modello di società, di economia, e con la scala di valori che la politica intende darsi.
Il rifiuto del modello anticostituzionale dei Centri di Permanenza Temporanea, così come la presa di posizione contro il nucleare, dimostrano la volontà di andare oltre a modelli di gestione - per problematiche diverse, ma non scollegate, come la questione energetica e quella dell'immigrazione - semplicistici e autoritari, miranti a mitigare il problema, o meglio a curarne i sintomi, qui ed ora, infischiandosene degli effetti a lunga scadenza sull'intera collettività, e del pericolo degli arbìtri e della concentrazione del potere.
Pensare che, per "praticità", perchè è la maniera più immediata di rispondere ad un problema di ordine pubblico, sia lecito derogare a principi fondanti della nostra convivenza, ovvero la non tangibilità dei corpi, e l'incomprimibilità del diritto ad essere liberi, a meno di non aver compiuto un reato penale riconosciuto in regolari processi, appartiene tipicamente alla cultura della destra populista e autoritaria, pericolosa per il mantenimento dei valori democratici.
Così come la scelta di gettare sulle generazioni future il fardello delle scorie radioattive, di penalizzarle con un possibile futuro utilizzo militare delle centrali di produzione di energia nucleare, di deprimere l'economia e l'imprenditorialità diffusa creando nuovi monopoli economici, e nuovi santuari tecnologici impenetrabili ai più, e accessibili solo a pochi super-esperti, sottende la stessa visione oligarchica del mondo, fondata sul comando e sulle gerarchie.
Grazie al Presidente Claudio Martini che, in una politica che pare aver perso ogni freno, con il suo partito che annovera esponenti che fanno a gara con la destra a sostegno dell'affarismo e del modernismo più becero, sia che si parli di grandi opere che di lesione dei più elementari diritti civili, mette dei paletti e riposiziona la barra, interpretando finalmente valori condivisi e condivisibili da tutto l'arco delle forze che era l'Unione, e soprattutto dai loro elettori e militanti.
Molte volte ancora con Martini avremo di che discutere.
Molto ancora oggi ci divide.
Ma, oggi come ieri, Martini dimostra di voler essere uomo della coalizione, che cerca le mediazioni possibili, le sintesi più avanzate, che considera le diversità elemento positivo e non fastidio da azzerare, che pone paletti, come questi due,
culturalmente e politicamente significativi.
Oggi, tutto questo non è poco.
Anzi, è ciò da cui si dovrebbe ripartire.
Mauro Romanelli - Portavoce dei Verdi della Toscana

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