TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

venerdì 16 maggio 2008

Prato: affiora la città dei Multiculti!

Una festa di civiltà in una sala gremita di cittadini di tutte le razze, attenti e partecipi. Questa è stata l'assemblea di ieri sera, svoltasi al Laboratorio del Tempo, in via Filicaia e organizzato da Luigi Caroppo capo redattore della cronaca locale del quotidiano La Nazione.
Il tema era quanto mai impegnativo , anche se profondamente legato alle eperienze concrete e quotidiane dei cittadini:"Il rapporto fra le diverse etnie e fra le diverse confessioni che popolano la città di Prato.
Al tavolo si sono succeduti i protagonisti della querelle sulla nuova moschea: l'assessore Frattani, l'imam Mofeed e il rappresentante del comitato di via Pistoiese.
L'incarico di dare spessore al dibattito è stato dato all'antropologo Paolo Chiozzi che ha invece messo a dura prova la resistenza al sonno di decine di immigrati, di cui molti con una conoscenza limitata della lingua, ma anche degli italiani, inanellando una catena di luoghi comuni culturali, proferiti con presunzione e supponenza e con il ritmo di una parola al minuto. Ci auguriamo che non si compia più l'errore di resuscitare tali mummie per affrontare argomenti così vivi. Da sottolineare che il docente ha anche approfittato del suo intervento per presentare un suo libro. A parte questa sgradevolezza, la serata è stata veramente piena e interessante: un incontro vero e partecipato in cui le varie comunità straniere sono intervenute con i loro rappresentanti, dimostrando un grado di civiltà e di positività nei confronti della vita sociale, ormai del tutto scomparso fra gli italiani. Ci ha quasi commosso la semplicità con la quale l'imam ha espresso la sua profonda gratitudine per l'accoglienza ricevuta ed ha dichiarato di credere nella libertà di pensiero e di espressione.
Superflua la presenza del comitato di via Pistoiese, che fuori dallo sbraitamento anticinese, risulta assolutamente privo di spessore dialettico; folkloristico il piantonamento dei giovani leghisti in divisa.
Tra gli intervenuti vogliamo citare la fotografa Vittoria Ciolini, che ha dichiarato di essere rimasta profondamente turbata dall'assemblea di S. Domenico sulla moschea, e l'animatrice delle splendide esperienze del Laboratorio del Tempo, Luciana Bigagli che ha affrontato il problema dallo specifico femminile di migliaia di donne che vivono, oltre alla difficoltà di essere emigrate, quelle della condizione femminile.
Uno splendido inizio di dialogo, grazie all'iniziativa della Nazione, giornale che si pone adesso, nei confronti dei problemi della città, come una voce importante e costruttiva e non solo come alimentatore della paura e della diffidenza.
Peccato che non sia stato l'assessore a organizzare questo incontro. E peccato che il suo lavoro e le sue quotidiane azioni politiche a favore dell'intercultura, risultino positive solo ai beneficiari più diretti, cioè gli stranieri, mentre sono estranee alla comunità degli italiani.
Potrebbe, Frattani, utilizzare il tempo che gli resta da amministratore per avviare una vera politica del dialogo e della costruzione della città multiculturale e perdere meno tempo con i gruppi cinofobi.
R.B. per MUNICIPIO VERDE

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