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La mer, la fin...

martedì 6 maggio 2008

VERDI. Roggiolani: dal Consiglio Federale, subito al congresso statutario


RIPARTIRE DALLE REALTA’ LOCALI
Nel prossimo fine settimana a Roma Consiglio Nazionale Federale dei Verdi

Firenze 6 maggio ‘08

“Per i Verdi italiani è tempo di ripartire dalle realtà locali e dalle regioni, – ha dichiarato Fabio Roggiolani , consigliere VERDI per l’Unione e presidente della commissione Sanità del Consiglio Regionale – dai contenuti che sono l’unica bussola con cui decretare l’inizio e la fine delle alleanze.
Il tentativo di imporre, da parte di esponenti dell’attuale gruppo dirigente, a tutto il partito scelte univoche sulle alleanze o lo splendido isolamento del Sole che Ride, è perseverare nell’errore di proposte politico-ideologiche non condivise con la base. Si sentono le più diverse variazioni sul tema da chi riparte dal dialogo con i radicali dimenticandosi le siderali distanze programmatiche su pace, ogm, ecc. A chi accetta una riapertura di dialogo con il partito democratico facendo avallare la politica distruttiva e di annessione promossa da Veltroni, fino ad arrivare a chi propone un immediato scioglimento nella Sinistra Arcobaleno.
Invece di disegnare percorsi e alleanze ora è il momento di pensare alle idee e ai programmi perché non servono le forze politiche se non hanno un perchè da svolgere in un preciso momento storico.
Partire dai principi ecologisti e dai programmi realizzabili significa - ha spiegato Roggiolani - costruire il partito delle energie rinnovabili per rispondere all’ondata negativa del nucleare e del carbone e per creare davvero quell’economia ecologica senza la quale non ha futuro il clima e non hanno speranza di vita i poveri di tutto il pianeta.
I Verdi – ha proseguito Roggiolani – devono saper proporre all’intera società politica italiana quel Patto per il Clima e per l’economia dell’ecologia che faccia del risparmio, della salvaguardia, del riuso e della energia libera, anarchica e diffusa uno dei pilastri di una costituzione condivisa da tutto il paese al pari dei valori della libertà e del lavoro.
Anche per questo occorre, subito, rompere la struttura verticistica nazionale dei Verdi che si balocca anche nei giorni della più grande sconfitta in tattiche che ci hanno reso troppo uguali all’intera società politica e troppo distanti dai bisogni della gente.
Si torni per le decisioni dentro i Verdi – ha concluso Roggiolani – alle regioni e alle liste locali e provinciali; si apra la fase della democrazia anche elettronica che consenta in tempo reale una consultazione permanente di tutti gli attivisti del partito. Si assumano già dal Consiglio Nazionale Federale del prossimo fine settimana le decisioni necessarie convocando un congresso statutario e politico che entro luglio sancisca la rinascita dei Verdi e ne ricostituisca gli organi su base confederale regionale.”

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