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La mer, la fin...

sabato 24 maggio 2008

Nucleare. Scajola, Enel, Della Seta, PdL, Realacci, Enea, Cisl

Crediamo di farvi cosa gradita riportando le varie dichiarazioni sulla politica energetica in Italia, scatenate dall'intervento di giovedì scorso del ministro Scajola. Ringraziamo Sandro Lorenzatti che ha messo insieme queste notizie per la mail-list BaseVerde.
L'impressione è che si stia diffondendo un certo possibilismo, anche da parte di chi in passato è stato in prima fila contro le centrali, magari esprimendo apertura verso "la ricerca".
MV


ENERGIA: SCAJOLA, ENTRO LEGISLATURA PRIMA PIETRA NUCLEARE NUOVA GENERAZIONE
Roma, 22 mag. - (Adnkronos) - “Onoreremo con convinzione e determinazione l’impegno assunto dal premier Silvio Berlusconi: entro questa legislatura porremo la prima pietra per la costruzione di una centrale nucleare di nuova generazione”. Ad annunciare l’impegno del governo e’ il ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola dal palco dell’assemblea di Confindustria.”Non e’ piu’ eludibile, d’altra parte per Scajola, la formulazione di un Piano per il ritorno al nucleare. “Solo queste centrali consentono energia ad ampia scala, costi contenuti e rispettodell’ambiente

NUCLEARE: CONTI, L’ENEL E’ PRONTO (ANSA) -
ROMA, 22 MAG - “Tecnicamente l’Enel e’ pronto”. Cosi’ l’amministratore delegato dell’Enel Fulvio Conti ha risposto ai giornalisti che lo incalzavano, al termine dell’assemblea di Confindustria, in merito all’annuncio del governo della possibile riapertura del capitolo nucleare in Italia.”Siamo pronti ed effettivamente la durata della legislatura, pari a cinque anni, puo’ essere un percorso realizzabile” ha proseguito Conti, spiegando che serve pero’ “un quadro normativo aggiornato ed una forte spinta di condivisione al progetto da parte del territorio” interessato. Commentando piu’ in generale le parole di Scajola in tema energetico, l’ad dell’Enel ha sottolineato che “e’ un buon inizio da parte del governo, che ha confermato l’esigenza di una diversificazione delle fonti e investimenti in infrastrutture. E’ esattamente al centro delle nostre strategie” ha concluso l’ad, sottolineando di “essere confortati dall’avere un governo con le idee chiare”.(ANSA).

NUCLEARE: DELLA SETA (PD), PROPOSTA RITORNO IDEOLOGICA E VELLEITARIA Roma, 22 mag. - (Adnkronos) - “Il ritorno al nucleare in Italia e’ una strada vecchia, ideologica, velleitaria e impopolare: c’e’ da sperare che il governo Berlusconi invece di imboccare questo tunnel senza uscita, lavori con forza per rispondere in modo moderno e innovativo ai problemi epocali posti dal caro-petrolio e dai mutamenticlimatici: cioe’ puntando sull’efficienza energetica e sulle fonti rinnovabili. Anziche’ inseguire improbabili fughe all’indietro, la viamaestra per ‘rottamare’ l’oro nero e’ scoprire finalmente il nostro oro giallo, l’energia del sole”. Lo afferma Roberto Della Seta, senatore e capogruppo in Commissione Ambiente del Partito Democratico,risponde cosi’ alle dichiarazioni del ministro Scajola e di Emma Marcegaglia sulla necessita’ per il nostro Paese di tornare a costruire centrali nucleari.”Le attuali tecnologie nucleari -spiega- non hanno risolto i problemi di sicurezza e impatto ambientale, e questa e’ la ragione percui da oltre dieci anni nessun Paese industrializzato, nemmeno quelli che hanno piu’ nucleare, hanno piu’ costruito nuove centrali”.Per Della Seta, “e’ giusto che l’Italia s’impegni nella ricercaper il nucleare sicuro, ma oggi la priorita’ e’ migliorare l’efficienza energetica e sviluppare le energie rinnovabili: in entrambi i campi siamo agli ultimi posti in Europa, e in particolare, e’ una vera insensatezza che in quello che per tutto il mondo e’ il Paese del sole l’energia solare, da tutti gli esperti considerata la risorsa energetica risolutiva per il futuro, sia sostanzialmente inesistente”.

ENERGIA: RAMPELLI (PDL), NUCLEARE SI’ MA SOLO DI QUARTA GENERAZIONE. NO A DECISIONI AFFRETTATE, RISCHIAMO PREISTORIA ENERGETICA
Roma, 22 mag. (Adnkronos) - “Invito il Pdl e il governo a non prendere decisioni affrettate che getterebbero l’Italia nella preistoria energetica”. Lo dichiara il deputato del PdL, Fabio Rampelli, nel commentare l’annuncio del ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola, di un rilancio dei programmi nucleari dell’Italia per la costruzione di nuove centrali. “Capisco la necessita’ di agevolare la parntership tra societa’ italiane e straniere -afferma Rampelli- per la produzione di energia nucleare, mada qui a immaginare che si possa mettere la prima pietra dei funghi atomici in poco tempo, quando ancora non siamo stati in grado di smaltire le barre di uranio delle centrali chiuse in seguito al referendum del 1987, ce ne passa”.”La comunita’ scientifica ha previsto che entro 20-30 anni sara’possibile utilizzare il nucleare di IV generazione e quello da fusione(cioe’ il nucleare pulito che non genera scorie). Chiedo a questo punto che senso abbia partire oggi con centrali obsolete per la cui costruzione si potranno impiegare anche due decenni se, all’atto dell’accensione, saranno gia’ considerate decrepite. Non sarebbe meglio lavorare subito per arrivare primi sulla produzione di energia con il nucleare pulito? Un governo di centrodestra -conclude Rampelli-serve all’Italia anche per dotarla di obiettivi ambiziosi: non essere retroguardia di vecchie centrali in via di dismissione, ma avanguardia di quelle che arriveranno nei prossimi anni”.

NUCLEARE, REALACCI (PD): SCELTE IDEOLOGICHE E SBAGLIATE PER IL PAESE
Roma, 22 mag - “Nella relazione di Emma Marcegaglia ci sono degli spunti interessanti, soprattutto per quel che riguarda la sfida che il sistema Italia deve intraprendere sul fronte della qualità e sulla tutela delle produzioni dalla contraffazione, dall’abbassamento degli standard di sicurezza dei prodotti e dall’assenza di vincoli ambientali. Per quel che riguarda il richiamo al nucleare, rilanciato dal Ministro Scajola, siamo di fronte ad una scelta ideologica, anti economica e assolutamente controproducente per gli interessi del paese”, così Ermete Realacci, Ministro dell’Ambiente del Governo ombra del Pd, commenta la relazione che la Presidente di Confindustria ha tenuto oggi all’assemblea annuale dell’associazione degli industriali. “Come abbiamo sempre detto - prosegue Realacci - siamo favorevoli che l’Italia sia presente nella ricerca di un nucleare di quarta generazione che dia certezze sulla sicurezza degli impianti e sullo smaltimento delle scorie. Ma è noto a tutti che questo nucleare oggi non esiste e pensare di costruire centrali di vecchia generazione nel nostro Paese è completamente sbagliato. Gli annunci di Scajola sul nucleare, sembrano una riedizione di quelli del Governo Berlusconidel 2001 sull’articolo 18. Idee, oggi come allora, che non hanno nulla a che vedere con la competitività del paese”.

NUCLEARE: MONTI (ENEA), SI PUO’ MA SISTEMA VA SUBITO RIATTIVATO (ANSA) - ROMA, 22 MAG - Tornare al nucleare e’ possibile, ma occorre far ripartire subito il sistema ‘stoppato’ al tempo del referendum. Lo afferma Stefano Monti, responsabile Enea della definizione dei programmi di ricerca e sviluppo sulla fissione.”Quello del nucleare e’ un intero sistema da rimettere in moto - spiega l’esperto - le competenze ci sono, ma bisogna iniziare subito a riaggregare le professionalita’ depauperate dopo il referendum. Dal punto di vista quantitativo, ad esempio, non abbiamo esperti di sicurezza, che e’ un campo fondamentale, anche se qualitativamente quelli che sono rimasti sono ottimi”.Le caratteristiche delle centrali di terza generazione, spiega l’esperto, sono buone dal punto di vista della sicurezza, anche se sotto il profilo delle scorie danno ancora problemi. Bisognera’ aspettare ancora invece per quelle di generazione futura: “Tra il 2012 e il 2015 arriveranno i reattori cosiddetti ‘3+’, che ridurranno procedure di approvazione, tempi e costi di costruzione, e avranno lunga vita utile (60 anni) e migliore utilizzo del combustibile - spiega Monti - mentre per la quarta generazione, che sara’ molto piu’ efficiente e con meno scorie, bisognera’ aspettare il 2040”. (ANSA).

NUCLEARE: BARATTA (CISL), SI’ A QUELLO DI QUARTA GENERAZIONE (AGI)
Roma, 22 mag. - “Anche la Cisl auspica che prestovengano costruite centrale nucleari di quarta generazione,senza per questo sottovalutare le energie da fontirinnovabili”. Il segretario confederale della Cisl Gianni Baratta commenta positivamente le dichiarazioni del ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola. “Attualmente abbiamo un sistema di produzione energetica che per l’85% dipende dall’importazione di idrocarburi e gas a costi notevoli e ricadute pesanti su tutto il sistema economico - ha sottolineato Gianni Baratta - questo sistema non e’ piu’sopportabile. Il tema dell’energia sta diventando addirittura un’emergenza con l’unico risultato di una bolletta energetica industriale molto alta”. “Scontiamo un ritardo di 10/15 anni econtinuiamo a comprare da Paesi confinanti come la Francia energia nucleare a costi davvero onerosi”. “Tutti noi dobbiamo impegnarci a partire dai consorzi di ricerca, sviluppo esicurezza per produrre il cosiddetto nucleare di quarta generazione, cosi come - ha puntualizzato il sindacalista della Cisl - dobbiamo fare in modo che nei territori si sviluppi la consapevolezza che se l’energia e’ poca costa e ognuno deve fare la propria parte”. “Ovviamente obiettivo del sindacato e’quello di garantire ai territori che si fanno carico di simili impianti, costi energetici piu’ bassi e garanzie di sicurezzaper gli abitanti e per i lavoratori. Il nostro scopo - ha concluso - e’ anche quello di garantire alle generazioni futureun ambiente sostenibile ed eco-compatibile”.

(AGI) NUCLEARE, DELLA SETA (PD): ORA NON E’ SICURO, PIUTTOSTO FACCIAMO RICERCA
Roma, 23 mag - “Il nucleare in questo momento è una strada vecchia, la strada innovativa sono le fonti rinnovabili. Noi crediamo che l’Italia debba impostare un grande programma per la ricerca sul nucleare sicuro, quello di quarta generazione, che ad oggi non c’è, non è un’ipotesi praticabile dal punto di vista tecnologico”. Lo ha detto il senatore Roberto Della Seta, capogruppo del Pd nella commissione Ambiente, ai microfni di Rai Parlamento. ”Oggi - ha aggiunto - il nucleare è insicuro perché presenta problemi di smaltimento delle scorie radioattive e di gestione degli impianti e non è conveniente perché è molto costoso - ha detto Della Seta - Tanto è vero che in tutta Europa anche i Paesi che ne fanno uso hanno deciso di non costruire nuove centrali, come nel caso della Spagna e della Germania. Per noi il nucleare non è un tabù, però è necessario ragionarne a partire dallaconoscenza, da questi dati e non da opposti ideologismi. Gli obiettivi energetici da raggiungere - ha detto Roberto Della Seta - sono piuttosto quelli fissati dall’Unione europea che entro il 2020 ha deciso di coprire il 20 per cento del fabbisogno energetico attraverso le fonti rinnovabili e di risparmiare un altro 20 per cento attraverso l’efficienza. Su questo fronte il nosto Paese deve recuperare l’estremo ritardo accumulato con il governo di centrodestra. Negli anni del governo Prodi si è cominciato ad invertire la tendenza, ma resta tanto da fare. E’ questa la strada su cui impegnarsi in futuro”.

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