TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

sabato 24 maggio 2008

Prato. Interporto: becchi e bastonati/cornuti e mazziati

Fabrizio Pitigliani, superspedizioniere titolare della Albini & Pitigliani, cerca di dare una spintina a mezzo stampa alla trattativa per il trasferimento dei Magazzini Generali nell'area dell'Interporto di Prato. Lo fa in una intervista di Leonardo Biagiotti, pubblicata ieri sul La Nazione, che riporta una decisa richiesta di non limitare la società di gestione dell'Interporto, alla sola attività immobiliare.
Da tempo si sapeva che la Camera di commercio aveva in atto la vendita dei locali che attualmente ospitano i magazzini e che la struttura sarebbe stata inglobata nell'area interportuale, sotto la direzione della società partecipata del Comune che da anni segna un passivo, tutt'altro che di poco conto, senza effettuare praticamente alcuno scambio con i treni merci. Ma ancora le cose vanno a rilento, secondo Pitigliani, mentre tutto dovrebbe essere sistemato entro giugno, per poter poi traslocare a settembre.
Intanto, mentre l'Interporto langue, si spenge anche la speranza dei cittadini che continui e si sviluppi la ricerca sul sito etrusco che proprio in quell'area affiora dalla terra, aperta dalle ruspe.
Di fronte all'annullamento culturale e fisico della città etrusca di Gonfienti, (con strati di cemento e bitume che impediscono di fatto ogni progetto di parco archeologico ma anche ogni possibilità di nuova storiografia sulla materia), il pachiderma interporto,(che non soddisfa nessuno, a parte il suo presidente e qualche assessore fantasma in provincia), vegeta sulle nostre spalle fingendo di produrre ricchezza e agio, mentre sperpera e impoverisce la città.
"Becchi e bastonati" si diceva un tempo.
E oggi, guardando indietro, ci troviamo a contemplare un decennio di ipocrisie in cui con una mano si è dato e con l'altra si è negato.
"Dalle emergenze alle eccellenze" era il titolo di un pomposo convegno che la la multiforme Ambra Giorgi, la Melusina della politica culturale della Regione, organizzò nel 2006 al Centro Pecci. Le emergenze sono affogate nelle paludi della piana e di eccellenze nemmeno l'ombra.
Le parole non hanno alcun senso al cospetto di una politica ignorante e deresponsabilizzata che si fa guidare dagli interessi delle imprese edili, degli spedizionieri e delle società di costruzione di impianti venefici.
MUNICIPIO VERDE

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