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La mer, la fin...

mercoledì 11 giugno 2008

Grande Opera. La via Francigena.

VIA FRANCIGENA : UN PASSO AVANTI PER UNA GRANDE OPERA LEGGERA

Firenze 11 giugno ‘08

“L’approvazione in Consiglio Regionale dell’ordine del giorno sulla Francigena ci fa fare un passo avanti per la realizzazione di una grande opera infrastrutturale leggera - ha dichiarato Mario Lupi capogruppo VERDI per l’Unione e coordinatore per il Consiglio Regionale della Toscana del progetto della Via Francigena.
I presupposti ci sono per far fare un salto di qualità alla valorizzazione e al rilancio dei percorsi interregionali riferiti alla antica Via, così come individuata dal Consiglio d'Europa a seguito del progetto sostenuto dall'Unione europea. In particolare, - ha proseguito Lupi - dopo la prima fase di individuazione del tracciato,ed apposizione della segnaletica uniforme del percorso, si dovrà passare alla costituzione di una rete di punti d'informazione, alla individuazione di una offerta ricettiva-ristorativa e di servizi al turista, alla promozione di eventi, la produzione di materiale promozionale, la formazione di personale addetto all'informazione: la Regione Toscana, con l'assessorato alla Cultura, è capofila del progetto italiano che prevede già a partire da quest'anno lo stanziamento di 10 milioni di euro per le infrastrutture.
L’elemento che è prevalso anche oggi, – ha spiegato Lupi – è la tutela del nostro paesaggio agrario, del nostro patrimonio storico artistico e delle nostre specificità che è la risorsa che non può essere compromessa e che trova la sua applicazione nella realizzazione di una infrastruttura leggera come la Via Francigena.
Infine invito - ha concluso Lupi - i Comuni toscani percorsi dalla Via Francigena ad entrare in contatto con l'Associazione Europea delle Vie Francigene, che associa gli enti locali di tutta Europa posti sulle diramazioni della antica strada, perché questo porta ad una sinergia di fattibilità per le greenways e, come nel caso del cammino di Compostela, la creazione di un'economia indotta di qualità."

La Via Francigena in Toscana

Il più noto percorso della via Francigena è quello tramandato dal racconto che Sigeric, arcivescovo di Canterbury, fece del suo pellegrinaggio dalla città inglese fino a Roma (e ritorno) nel 994. Sigeric impiegò due mesi per coprire, in ottanta tappe, i circa 1600 chilometri del percorso, il che significa che egli restò a Roma, per compiere la visita ai luoghi santi, non più di due giorni.La Via Francigena entrava in Toscana dal Monte Bardone (Mons Langobardorum), nella zona dell’attuale passo della Cisa. Discendendo per la Lunigiana, la via Francigena arrivava ad Aulla, dove si trovava l’abbazia di San Caprasio, e da lì a Luni, città episcopale, da dove si dirigeva, attraversando zone ampiamente impaludate, verso Lucca. Da Lucca il pellegrino si inoltrava di nuovo in una zona caratterizzata da vasti impaludamenti, trovando ad Altopascio un luogo di sosta e di rifugio. Da Altopascio il pellegrino proseguiva attraversando la zona del padule di Fucecchio, bonificata soltanto in età lorenese, giungendo ad incrociare la via Pisana, che congiungeva Firenze a Pisa. A questo punto il pellegrino non si dirigeva verso Firenze, ma, facendo tappa a San Ginesio, ai piedi dell’attuale San Miniato, proseguiva per la Val d’Elsa giungendo nell’area di San Gimignano e dell’attuale Poggibonsi. Da qui giungeva a Siena, altra tappa fondamentale del viaggio. Da Siena il pellegrino intraprendeva l’ultimo tratto toscano del suo viaggio, attraversando Buonconvento e San Quirico d’Orcia e, passando sotto la rocca di Radicofani, giungeva ai confini dei domini diretti della Santa Sede, per affrontare l’ultimo tratto della sua fatica. Nel tardo Medioevo, diventate più agevoli le comunicazioni e aperte nuove vie transappenniniche, la via Francigena perse progressivamente la sua importanza, e soprattutto non fu più nota con questo nome che costituisce una riscoperta relativamente recente.

ufficio stampa
Gruppo Verdi per l’Unione

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