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La mer, la fin...

giovedì 19 giugno 2008

Ringraziare Berlusconi...

Stai a vedere che dobbiamo ringraziare Berlusconi...
MV

dal Tirreno del 19/06
A gara anche gli appalti Consiag e Asm
La manovra del Governo pone dei limiti all’affidamento “in house”

PRATO. Niente più servizio di Global service (la manutenzione degli immobili comunali, uffici e scuole) affidato senza gara a Consiag Servizi, niente più riscossione dei tributi alla Sori, o gestione dei parcheggi pubblici all’Essegiemme o cura del verde pubblico all’Asm. Il disegno di legge sulla liberalizzazione dei servizi pubblici prediposto dal Governo Berlusconi contiene un articolo che, restando il testo inalterato così come era circolato nei giorni scorsi, rivoluzionerebbe completamente l’attuale comportamento dell’amministrazione comunale in tema di appalti. Il disegno di legge rende obbligatorie le gare alle quali potranno partecipare società private o società miste con quota pubblica non oltre il 70%. Tutti i contratti oggi in vigorebbe cesseranno la loro validità il 31 dicembre 2010. Lo scopo del Governo è quello di aprire al mercato tutto ciò che negli ultimi anni è rimasto chiuso all’interno delle società partecipate dagli enti pubblici. Appalti, nel caso del Comune di Prato, di diversi milioni di euro che sono stati ceduti utilizzando lo strumento dell’«house in providing». La manutenzione degli immobili comunali, passata a Consiag servizi nel 2006, prevedeva ad esempio per il primo anno un corrispettivo di 4 milioni e 673mila euro. All’epoca il Comune motivò la scelta non solo da criteri economici ma anche di migliore affidabilità e di controllo sulla qualità dei servizi rispetto al passato in cui il privato, aggiudicandosi l’appalto con un forte ribasso, non rispettò pienamente le aspettative.
La politica dell’affidamento in house ha costituito, nel corso del tempo, una strada seguita con costanza dal Comune di Prato. Tra gli ultimi incarichi quello assegnato ad Urban, società partecipata sia dal Comune che da Consiag, al quale è stato chiesto di occuparso della valorizzazione del patrimonio immobiliare. E proprio in questi giorni si sta discutendo dell’ultima cessione, in house, a Consiag Servizi: la manutenzione dell’apparecchiature informatiche del Ced (Centro elaborazione dati).
Abbastanza preoccupato sugli scenari futuri il vicesindaco e assessore al Bilancio, Roberto Bencini: «Se questo è il futuro che ci aspetta resta da chiedersi che cosa potrà accadere a tutti quei lavoratori che oggi sono impiegati per svolgere i servizi appaltati dal Comune. Mettere a gara tutti i servizi attualmente in gara potrebbe consentire un risparmio economico ma creerebbe gravi ripercussioni nell’occupazione locale». Unica ciambella di salvataggio l’affidamento in house nelle «sole situazioni che non consentono un efficace ed utile ricorso al mercato», motivate anche all’Antitrust con un’analisi di mercato e un’offerta comparativa con l’offerta privata. Un percorso, dunque, che si profila assai problematico.
G.C.

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