TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

venerdì 13 giugno 2008

Prato: chi ha ucciso l'urbanistica?

Mentre si affida la partecipazione a iniziative completamente sganciate dalla realtà e inadeguate alla posta in gioco, gli amministratori dilatano le nari e annunciano la carica con una rallegrata equestre.
Dal nostro inviato in via Mazzini.

Basta coi ritardi ha detto l'assessore Ciuoffo. Son finiti i tempi cupi, ha detto il Sindaco, si va a cominciare!
"Presto, presto, bisogna agire prima che qualche fanatico faccia attivare un minimo di partecipazione sociale al processo decisionale. Lasciamo a Paba e Perrone il lusso di divertirsi ad intervistare gli anziani nelle case del popolo o a suonare i campanelli per fare le domande al citofono"
Certo dev'essere pericoloso per il sindaco e i suoi visir della pianificazione urbanistica, ritrovarsi le doleances dei poverelli della città.
Eppure neanche quella che ci viene spacciata per partecipazione, possiamo considerarla tale.
Di più, senza volere quelle sante persone incaricarte di riciclare vecchie ricerche della Fondazione Michelucci sui circoli, (egemonizzati sempre e comunque dal Pci e dai suoi derivati, quando non dai preti), stanno agevolando il rimbambimento totale ed eludono i temi fondamentali della condivisione sociale delle scelte.
Lo stesso partito, le stesse amministrazioni che si sciacquano la bocca con la legge Fragai, già di per sè niente di speciale rispetto alle belle elaborazioni di Arci e alla filosofia di Tom Benetollo, son lì invece a negare anche un solo significato positivo alle riunioni svolte in via Mazzini. Lo fanno rendendo ogni parola vacua e insignificante, portando il confronto al puro livello di chiacchierata sui tempi andati: quando c'era la società di mutuo soccorso, quando si andava a piedi, come in un servizio di TVPrato.
Va bene. Riproviamo a dire la nostra, sperando di non entrare anche noi nel circolo vizioso in cui ognuno sa leggere solo nel suo messale e non ci si ascolta mai.
Partecipazione non vuol dire un incontro bidirezionale fra due soli soggetti, l'amministrazione e i cittadini comuni, ma un insieme di interrelazioni fra le componenti della società. Non solo le categorie economiche. Anche gli studenti, le madri, i professori, gli operai. E ancora gli artisti e gli intellettuali. Promuovendo un dibattito, coinvolgendo i media, alimentando la cultura e il confronto intellettuale. E soprattutto spiegando le basi e le previsioni delle proposte urbanistiche e il loro significato e impatto sulla vita quotidiana.
Ma questo Romagnoli non può farlo perchè tira a indovinare.
Questo Ciuoffo non può farlo perchè lui segue un'altra strada che non può essere facilmente abbandonata se non al prezzo di ricevere bossoli per posta.
Qualcuno ha detto nell'incontro di ieri che l'urbanistica è morta.
Non sappiamo se è vero ma se lo fosse, di sicuro sappiamo chi l'ha ammazzata.
Municipio Verde.

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