TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

giovedì 26 giugno 2008

Prato. Centro storico e diritti dei residenti.

Via Cironi e via Magnolfi, abitanti esasperati dai clienti dei locali. mv

I quotidiani dei giorni scorsi hanno riportato varie notizie su accadimenti di via Cironi e via Magnolfi, più precisamente riguardo ad una petizione firmata da una cinquantina di residenti e ad una rissa con ferito la sera della partita Spagna-Italia.
In quanto residente in via Cironi credo di poter portare un contributo alla comprensione della situazione.
Da circa 10 anni i residenti della zona hanno problemi di convivenza con i clienti dei locali commerciali, che stazionano rumorosamente nelle strade, spesso bivaccando, sporcando, bevendo molto, talvolta rendendosi protagonisti di risse come l’altra sera. A ciò si aggiunga un diffuso spaccio di droga…
La situazione è particolarmente difficile nel periodo estivo perché le finestre delle case sono aperte e perché i locali stanno aperti fino a tardi.
Nell’esposto i residenti chiedevano un maggior controllo sugli orari di chiusura, sulla corretta esposizione dei rifiuti ed eventualmente una riduzione dell’orario di apertura.
Il ragionamento che sta alla base delle richieste è pressappoco questo: il degrado e le risse sono collegate alla clientela fissa dei locali, perciò gli interventi devono riguardare questo aspetto. Faccio notare che negli anni passati ed anche pochi mesi fa gli assessori, i tecnici e la presidente del quartiere Centro facevano un ragionamento diverso: laddove stazionano e passano le automobili c’è meno degrado e meno rischio di atti pericolosi.
A forza di prove, proteste, discussioni, ripensamenti, ordinanze varie, per quanto riguarda la viabilità, siamo a questo punto: via Magnolfi e via Cironi sono pedonali, via Magnolfi è chiusa davanti alla stazione del Serraglio, via Cironi è aperta verso via santa Margherita, la sosta delle auto è vietata durante il giorno, ammessa ma solo su un lato durante la notte.
A Prato non esistono i varchi elettronici, i controlli sugli accessi sono insufficienti, perciò le limitazioni del traffico sono in realtà abbastanza blande.
Mi pare di capire che presto il locale di via Magnolfi (ex Paglietta), davanti al quale si è verificata la rissa domenica scorsa, verrà chiuso.
E’ facile prevedere che gli avventori si concentreranno nei locali di via Cironi, così come era prima che venisse aperto il locale in via Magnolfi e come lo durante i periodi di chiusura per ferie.
Non ho mai letto o sentito, mi pare, una sola parola che potesse far pensare a qualche idea nuova e alternativa alle sanzioni e agli interventi di ordine pubblico, che tamponano l’emergenza e sempre dopo che i fatti sono avvenuti.
Non sono competente ma esistono centri di ritrovo diversi dai bar, esistono figure non in divisa che fanno gli operatori di strada o i mediatori culturali.
Ma è mai possibile che non si comprenda che non ci sono alternative?
L'unica strada è affiancare alle misure repressive dei reati, operatori capaci di discutere, informare, accettare tutti. Non si può pensare però che questo lavoro lo debbano fare i residenti esasperati, o direttamente o chiamando le forze dell’ordine.

Leonardo Pampaloni

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