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La mer, la fin...

martedì 24 giugno 2008

Prato. Rifiuti: raccolta inceppata.

Da qualche giorno c'è un problema in città che ci preoccupa non poco.
La Recoplast di Agliana, azienda incaricata della raccolta del multimateriale delle campane blu e della separazione della latta, del vetro e della plastica, ha sospeso l'attività.
L'ASM sta provvedendo a depositare questi materiali nel deposito di stoccaggio dietro alla sede di via Galcianese. La montagna è già visibile dal circondario e solo una piccola parte è stata portata in Liguria per la suddivisione e la lavorazione di riciclo.
La raccolta differenziata è aumentata e, anche senza l'auspicabile, anzi il necessario, "sistema porta a porta", la popolazione sta collaborando e l'azienda pubblica ha fatto alcune precise azioni positive come la promozione della raccolta nelle scuole.
Improvvisamente questa strozzatura nella filiera rischia di danneggiare il sistema e di creare situazioni che portino acqua al mulino inceneritorista.
Ma perchè la Recoplast si è spenta?
Le notizie che ci arrivano parlano di una crisi seria e alla necessità di capitali da investire in nuovi macchinari, tali da tenere il passo con la consistenza e la complessità del materiale recuperato.
L'unica altra ditta presente nel nostro territorio, che è in grado di raccogliere e smistare i rifiuti di quel tipo è la Revet di Empoli ma evidentemente la zona di Prato non può essere coperta dall'azienda superstite che già riceve da tutta l'area fiorentina.
In pratica vi è una minaccia concreta che la filiera della raccolta non funzioni per lungo tempo e che di conseguenza si vanifichino gli sforzi fatti, in primo luogo dai comitati della piana che da anni esercitano una continua pressione critica sull'amministrazione.
Perchè il riciclaggio non fa profitto?
Dobbiamo subito porci questa domanda e cercare di capire come si può agire sul mondo delle imprese del settore.
Facciamo appello a tutti i Verdi, gli ecologisti di ogni bandiera a prendere di petto il problema della filiera debole da cui la lotta anti inceneritore ci ha distratto.
Siamo però dell'idea che questa situazione poteva essere prevista e quindi affrontata politicamente invece di arrivare ad oggi senza una pubblica informazione.
Immaginiamo quindi che partiranno presto delle interrogazioni in consiglio comunale, ma questo non basta.
Bisogna suggerire immediatamente delle soluzioni. Oppure qualcuno lo farà per noi malamente.

MUNICIPIO VERDE

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