TANTI INTERESSI PRIVATI NON FANNO UNA CITTA'!

La mer, la fin...

giovedì 19 giugno 2008

NO al nucleare. Fondazione 2020.

Firenze 19 giugno ‘08
ENERGIA: DUEMILAVENTI, L’ECONOMIA SALVATA DALLE ENERGIE RINNOVABILI
Energie e innovazione: costituite le basi per sostenere gli obiettivi regionali

La Specola - Museo di Storia Naturale - Firenze

La costituzione della Fondazione “2020 – Innovazione Energie rinnovabili”, che già nel nome si richiama alla scadenza degli obiettivi del nuovo Piano di Indirizzo Energetico Regionale (PIER) e degli stessi obiettivi Europei di sostenibilità: questo uno dei principali risultati dell’incontro tenuto nella suggestiva cornice del Museo della Specola.
Coordinato dai Presidenti delle Commissioni Ambiente e Sanità del Consiglio Regionale della Toscana,, Erasmo d’Angelis e Fabio Roggiolani, l’incontro ha visto la partecipazione straordinaria di esponenti di primo piano del mondo scientifico ed ecologista nazionale.
Diverse le esperienze di impresa nel settore dell’eolico, del solare termico e fotovoltaico, delle biomasse,dell’idroelettrico, del risparmio e dell’efficienza energetica di diverse regioni italiane. Tutte queste realtà hanno dimostrato come è possibile fare a meno del nucleare, ridurre fortemente i combustibili fossili e garantire al nostro paese un approvvigionamento energetico pulito.
Ora in Toscana si produce circa il 27% di energia elettrica da rinnovabili rispetto al fabbisogno, e l’8% del totale del fabbisogno energetico; il PIER (Piano Energetico Regionale) prevede 50% sul fabbisogno elettrico regionale e 12% su quello termico, fino oltre 25% sul totale.
Oltre mille le ditte censite in Toscana che si occupano di energie rinnovabili solare, eolico e biomasse, con la eccellenza della esperienza della Belvedere Spa di Peccioli, che proprio quest’anno ha deciso di investire in un impianto nuovo di dissociazione molecolare per riciclare energia dai rifiuti.
“Di fronte alle proposte di installare nel grossetano una centrale nucleare si resta senza parole – ha dichiarato Erasmo D’Angelis, Presidente Commissione Ambiente del Consiglio Regionale – è un approccio al tema nucleare tutto ideologico, propagandistico, privo di consistenza scientifica e soprattutto antieconomico. La Regione Toscana – ha proseguito D’Angelis – con il suo nuovo piano energetico, che verrà approvato nelle prossime settimane, dimostrerà che è possibile fare a meno del nucleare e, sempre più anche dei combustibili fossili, dando forza alla nostra economia con le rinnovabili, che proprio grazie al PIER vedranno un massiccio sviluppo nella nostra regione con una importantissima e fondamentale semplificazione delle procedure di impianti.”
“Ci chiediamo – ha affermato Fabio Roggiolani, consigliere dei Verdi e Presidente della Commissione Sanità – quale sia il vero motivo di questa scelta nuclearista del Governo Berlusconi, subito appoggiata e sospinta con forza dalla Presidente della Confindustria Emma Marcegaglia con le dichiarazioni di ieri alla riunione dei petrolieri italiani. E’ anche l’occasione per capire , come ci suggerisce la decisione presa proprio ieri dal Governo di una legge delega per la scelta dei siti nucleari, che almeno per quanto riguarda le scorie delle lavorazioni dlle centrali nucleari, si procederà d’autorità , mentre queste procedure “democratiche” potranno essere utilizzate anche per molti altri settori della produzione e della vita sociale.”



Gli esperti giuridici, come Francesco Giani, finanziari come Massimiliano Lami, Flavio Giorgi e Cristiano Murziani, hanno illustrato le opportunità sia della politica e delle amministrazioni, che di accesso ai capitali, necessarie per l’innovazione e la diffusione delle fonti rinnovabili, indicando la strada per colmare il “deficit” di risorse di cui soffrono le imprese nel perseguire l’innovazione, e di incentivazioni al mercato per i prodotti finiti, come sottolineato anche da Francesco Meneguzzo, esperto di energie rinnovabili del CNR. Le esigenze delle imprese, in particolare delle piccole e medie, così come la loro grande vitalità, sono state ampiamente illustrate dai tanti interventi di imprenditori, associazioni di categoria dell’artigianato e dell’agricoltura, sindacati.



ufficio stampa
Gruppo Verdi per l’Unione

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